Trieste ospita fino al 3 novembre la 13a edizione di Trieste Science+Fiction, il Festival della fantascienza nelle sue tre sedi: Sala Tripcovich, Teatro Miela e Magazzino delle Idee. Il cinema sarà al centro della kermesse, con anteprime nazionali e internazionali delle migliori produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale presenterà due concorsi internazionali: filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per il Premio Méliès d’Argento al miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è organizzata in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation.
Appartengono alla selezione ufficiale Concorso (Asteroide e Méliès) 13 anteprime, a partire da Byzantium di Neil Jordan, nuova incursione nel mondo dei vampiri per il regista irlandese. Tra i titoli in programma: The Colony di Jeff Renfroe, The Desert, lungometraggio d’esordio del tedesco Christoph Behl, Rio 2096 film di animazione di Luiz Bolognesi, The Strange Colour of Your Body’s Tears di Helene Cattet e Bruno Forzani, nuovo omaggio al Giallo italiano dagli autori del cult movie Amer, Upstream Color di Shane Carruth, Europa Report di Sebastián Cordero e dagli USA arriva anche Big Ass Spider! di Mike Mendez.
Il regista Gabriele Salvatores ritirerà il premio alla carriera Urania d’Argento (in collaborazione con la rivista Mondadori ‘Urania’) e sarà al centro di un programma speciale, che prevede la proiezione di Nirvana e di Sogno di una notte d’estate. Salvatores è attualmente impegnato a Trieste sul set del suo nuovo lungometraggio The Invisible Boy (Il ragazzo invisibile), romanzo di formazione in chiave fantasy prodotto da Indigo Film con RAI Cinema.
Al Magazzino delle Idee, fino al 24 novembre è aperta al pubblico una mostra di materiali iconografici per celebrare il 50esimo anniversario del Festival Internazionale del Film di fantascienza, la cui prima edizione si svolse a Trieste nel 1963 e che nell’arco di vent’anni, fino al 1982, ospitò nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia grandi personalità come Forrest J Ackerman, Arthur C. Clarke, Roger Corman, Umberto Eco, Riccardo Freda, Frederik Pohl, Bertrand Tavernier.
La Mostra, intitolata ‘I giorni dei mostri e delle astronavi. 50 anni di fantascienza a Trieste’ è stata inaugurata dallo scrittore di science fiction statunitense Bruce Sterling.
Venerdì 1 novembre e sabato 2 novembre saranno dedicati alle più recenti produzioni italiane di fantascienza sotto la sigla Spazio Italia. La sezione ospiterà un omaggio ad Antonio Margheriti con la proiezione del documentario The Outsider realizzato dal figlio Edoardo Margheriti nel decennale della scomparsa del Maestro.
Corto Italia, sessione dedicata alle produzioni di breve durata, sarà affiancata da un evento speciale dedicato al fan film Dark Resurrection di Angelo Licata, e dal documentario fanta-sociale Space Metropoliz di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis. Ci saranno inoltre due importanti anteprime nazionali: 12.12.12, fantacommedia diretta dal musicista Massimo Morini che racconta il complotto celato dietro alla profezia della fine del mondo; e Report 51 di Alessio Liguori, film in stile found footage, centrato su un terribile attacco alieno ripreso da un gruppo di ragazzi in fuga.
Arriva a Trieste l’horror sopranaturale di Lorenzo Bianchini Across the river, ambientato nelle valli al confine tra il Friuli e la Slovenia.
Spazio anche per l’anteprima della versione italiana del documentario Maksimovič. La storia di Bruno Pontecorvo, realizzato da Diego Cenetiempo, biografia del grande fisico nucleare italiano Bruno Pontecorvo, nato 100 anni fa e passato agli onori della cronaca per la sua scelta di varcare nel 1950 la cortina di ferro e lavorare per l’Unione Sovietica.
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