Dal 3 all’11 dicembre si è tenuta ad Ancona la 19ª edizione del Corto Dorico Film Fest. Il festival di cortometraggi è diretto dal regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e dallo sceneggiatore Luca Caprara, e si è tenuto presso la Mole Vanvitelliana di Ancona.
Tria – del sentimento del tradire di Giulia Grandinetti ha vinto il “Premio Stamira” miglior cortometraggio assegnato dalla giuria di qualità che era composta dal regista Claudio Cupellini, dall’attrice Donatella Finocchiaro e dal direttore della fotografia Michele D’Attanasio. La giuria ha così motivato la scelta: “Grazie a un soggetto che si distingue per rara originalità e in virtù di un cast di attori con volti che riescono a incarnare meravigliosamente un mondo reinventato, il film ci racconta una storia commovente, con delle scene, dei costumi e una fotografia che aiutano a creare delle inquadrature pittoriche degne di un’opera d’arte”.
Tria – del sentimento del tradire è ambientato in una Roma distopica, dove vige una legge per cui le famiglie immigrate non possono avere più di tre figli. Se ne arriva un quarto, lo si deve far nascere, ma poi uno dev’essere ucciso, dando alle femmine la precedenza per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro presto verrà uccisa.
La regista Giulia Grandinetti, classe 1989, si è dedicata dal 2013 al 2020 a quella che ha definito la sua opera zero: Alice and the Land that Wonders, un lungometraggio indipendente da lei scritto, diretto e prodotto. Successivamente ha realizzato i cortometraggi: GuineaPig (2020) e GreenWater (2020). Tria – del sentimento del tradire, è stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 nella sezione Orizzonti.
Il Barbiere Complottista di Valerio Ferrara è stato insignito di una menzione speciale con questa motivazione: “Per la capacità di raccontare in maniera caustica e iconica le paure e le occasioni dei nostri tempi. Il film si distingue per l’interpretazione di tutti gli attori ma soprattutto per la splendida performance del protagonista”.
Split ends di Alireza Kazemipour è il corto vincitore del Concorso Internazionale Amnesty International Italia, The shadow of the crows di Elvira Barboza, invece, si è aggiudicato il Premio “Gianni Rufini” della Giuria Giovani e, infine, Warsha di Dania Bdeir il Premio del pubblico di questo concorso.
A conclusione della 19ª edizione del Corto Dorico Film Fest i co-direttori artistici Ciprì e Caprara hanno tracciato un bilancio: “Quando è iniziata l’avventura di questa edizione ci siamo detti che dovesse essere un festival della ripartenza, e così è stato. Tutto ciò che è successo negli ultimi due anni tra pandemia e attecchimento sempre più massiccio delle piattaforme non può non aver influito su un percorso e alcuni dei suoi passaggi ma i numeri sono assolutamente positivi, in alcuni casi di nuovo esaltanti, la qualità della proposta riconosciuta dagli stessi autori e dagli addetti ai lavori. Ne siamo felici perché come ogni anno e anzi di più ogni anno il lavoro è stato lungo e faticoso. Ora la testa è già all’edizione del 2023, l’edizione del ventennale”.
Per conoscere i dettagli e tutti i vincitori di questa edizione basta visitare il sito ufficiale del Corto Dorico Film Fest.
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