Il Trento Film Festival scrive una lettera aperta ai suoi spettatori ricordando come la rassegna si sia impegnata ad accompagnare questo periodo di vita casalinga con consigli di visioni e letture su Facebook con l’hashtag #Casabase. Da oggi, 22 aprile, esiste anche una nuova piattaforma di visioni in streaming (https://trentofestival.it/casabase) sulla quale saranno fruibili gratuitamente molti film e documentari protagonisti delle passate edizioni del festival, nell’esclusiva versione sottotitolata in italiano.
“Ma il nostro lavoro – scrivono Mauro Leveghi, presidente, e Luana Bisesti, direttore – si è rivolto soprattutto alla riprogrammazione della 68esima edizione del festival che, com’è noto, abbiamo dovuto rinviare, individuando delle nuove date dal 27 agosto al 2 settembre”.
Ci saranno novità nelle modalità di fruizione, con una nuova sezione: T4F – Trento Film Festival For Future, un ricco programma di proiezioni, laboratori di educazione all’immagine e attività pensato per promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela della montagna e l’educazione alla cittadinanza globale. T4F prevede anche attività formative rivolte ai docenti nel corso di tutto l’anno scolastico e la messa a disposizione di un kit didattico dedicato alle scuole, per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. In questa fase emergenziale è disponibile anche in versione streaming: una nuova possibilità per insegnanti e studenti che fanno lezioni da remoto.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis