A Venezia torna il Green Drop Award, premio che viene assegnato al film che meglio interpreta le tematiche di sostenibilità tra quelli in gara alla 72ma Mostra. Giunto alla sua quarta edizione, e organizzato da Green Cross Italia e Città di Venezia, sta ottenendo un certo successo sui social network, dove l’hashtag #GreenDropAward è entrato tra i TwitterTrend, e alla presentazione ufficiale alla Casa del Cinema di Roma. Durante i giorni della Mostra del Cinema, il premio animerà i luoghi della manifestazione con incontri e workshop per spiegare com’è possibile ridurre l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche e sensibilizzare sulle tematiche green. Il Green Drop Award, già vinto nelle edizioni passate da Le cinque stagioni di Peter Brosens e Jessica Woodworth (2012), Ana Arabia di Amos Gitai (2013) e The postman’s white nights di Andrei Konchalovsky (2014), quest’anno sarà assegnato venerdì 11 settembre. Presto saranno inoltre svelate le personalità che comporranno la giuria 2015, e come ogni anno ne faranno parte importanti esponenti del cinema e della sostenibilità ambientale.
“Quest’anno vogliamo dedicare il nostro premio alla Conferenza Mondiale del Clima che si terrà a fine anno a Parigi”, ha spiegato Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award. Maggiori informazioni su: www.greendropaward.com
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale