Domani, venerdì 24 novembre, il 35° Torino Film Festival si apre con la cerimonia inaugurale che, alle 20.15, tornerà alla Mole Antonelliana dopo dieci anni e sarà diretta dalla regista Roberta Torre. L’evento si terrà nella suggestiva Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema. Saranno Emanuela Martini, direttore del TFF, e Laura Milani, presidente del Museo Nazionale del Cinema, a dare il via alla serata.
Quattro personaggi si alterneranno poi sul palcoscenico sospeso sulla rampa elicoidale: lo chef stellato Ugo Alciati, il designer Chris Bangle, lo scrittore Luca Bianchini e il musicista e produttore Max Casacci, che racconteranno il rapporto della loro arte con il cinema.
A seguire interverranno i protagonisti cinematografici della serata: gli artisti della giuria internazionale Torino 35, Pablo Larraín, Petros Markaris, Gillies MacKinnon, Santiago Mitre, Isabella Ragonese; il regista e gli interpreti del film di apertura, Ricomincio da me (Finding Your Feet), Richard Loncraine, Celia Imrie e Timothy Spall.
La serata proseguirà poi al Cinema Massimo, con la proiezione in anteprima mondiale di Ricomincio da me (Finding Your Feet/Ricomincio da me), alla presenza del regista e dei due attori a partire dalle 22.00.
Il film, in sala il 4 gennaio 2018, è una commedia brillante e agrodolce sul “non è mai troppo tardi”, diretta dal regista di Riccardo III e di Wimbledon e scritta e prodotta da Nick Moorcroft e Meg Leonard. Il titolo originale, Finding Your Feet, significa “ritrovare se stessi” ed è quanto deve fare Sandra (Imelda Staunton), una signora borghese che se ne va di casa quando scopre che il marito (con il quale è sposata da 40 anni) ha una relazione con la sua migliore amica.
Sandra si rifugia da sua sorella Bif (Celia Imrie), una sessantenne “alternativa” che vive da sola in un quartiere popolare. Grazie a lei Sandra scoprirà una curiosa scuola di ballo e soprattutto conoscerà Charlie (Timothy Spall), un eccentrico restauratore di mobili che vive su una barca. Catapultata in un ambiente per lei insolito, Sandra inizierà una nuova vita.
Imelda Staunton è, secondo i produttori, “l’attrice più versatile e talentuosa di tutta la Gran Bretagna”; e il regista Richard Loncraine sottolinea come “la sua trasformazione da antipatica snob a donna disponibile e generosa è credibile e quasi impercettibile”. Timothy Spall, attore feticcio di Mike Leigh e reduce da due “cattivi” come il reverendo Ian Paisley di The Journey e lo storico negazionista dell’Olocausto David Irving in Denial, ha dichiarato: “Sono felice di interpretare finalmente un personaggio che ha la mia età, parla come me, si veste come me ed è abbastanza simpatico”. Loncraine si è innamorato, come gli attori, della sceneggiatura: “E quando hai un ottimo copione e un cast di tale livello – afferma – il film si fa da solo”.
Il bilancio delle presenze e degli incassi dell'edizione 2017 del Torino Film Festival è in linea con quello quell'anno scorso, a fronte della diminuzione del 20% dei film in programma e dell'abbassamento delle sale a disposizione da 11 a 8. Nell’edizione del 2017 si sono avute 63.000 presenze, 101.642 posti disponibili, 26.700 biglietti singoli venduti e 250.000 euro di incasso
Menzione speciale della Giuria e Premio Cipputi per il miglior film sul mondo del lavoro, a Lorello e Brunello di Jacopo Quadri, storia di due fratelli contadini che si occupano da sempre della fattoria di famiglia, lavorando tutto il giorno in armonia con la natura ma sotto la minaccia del mercato globale
Al TFF fuori concorso il documentario Pagine nascoste di Sabrina Varani, distribuito a primavera da Luce Cinecittà. Un viaggio nella composizione del nuovo romanzo di Francesca Melandri. Un viaggio alla scoperta di un padre, diverso da come si credeva. La scoperta inattesa di una memoria personale, che diventa memoria della nostra Storia. Del nostro presente
"La direzione del festival la considero un’esperienza molto positiva che sarei felice di continuare. Ma la decisione a questo punto spetta al Museo Nazionale del Cinema”, sottolinea Emanuela Martini nella conferenza di chiusura del festival che corrisponde alla scadenza del suo attuale mandato da direttore