Tony Saccucci: “Lotta Continua, un film per i nostri figli”

Tra i tantissimi progetti che scavano nella memoria recente e nelle ferite profonde lasciate dagli anni di piombo presentati al 40mo Torino Film Festival, il documentario Lotta Continua, diretto da Tony Saccucci, è quello che probabilmente affronta gli aspetti più delicati. Presentato fuori concorso nella sezione “Dei conflitti e delle idee”, il docufilm prodotto da Verdiana Bixio per Publispei con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari e Rai Play, ripercorre tutte le tappe cruciali della vita politica del gruppo Lotta Continua nato proprio tra le file degli operai torinesi. E lo fa senza tralasciare nessuno degli momenti più controversi, come “la doccia fredda del 2%” alle elezioni, lo “psicodramma collettivo” di Rimini o, soprattutto, l’omicidio del commissario Calabresi, che portò all’arresto di Adriano Sofri, tra i leader del movimento.

“Verdiana mi ha detto di leggere il libro I ragazzi che volevano fare la rivoluzione di Aldo Cazzullo, da cui abbiamo preso le mosse sostanzialmente.- dichiara Saccucci – Io l’ho letto, ho parlato con l’autore del soggetto Andrea De Martino e ho detto sì perché volevo fare un film per i nostri figli. Perché era la storia dei ragazzi che volevano fare la rivoluzione e i ragazzi, in maniera archetipica, se non vogliono fare la rivoluzione è un problema. E lo è in tutte le epoche, fin dalla rivoluzione francese. I ragazzi devono voler fare la rivoluzione”.

“Tony ho sempre pensato che fosse la persona giusta. – ribatte la produttrice Verdiana Bixio – Un carattere forte, una preparazione storica alle spalle che credo fosse necessaria, la giusta distanza ma anche il giusto coinvolgimento. Ci siamo detti: dobbiamo raccontare in modo onesto questa storia”.

Cuore del film, oltre ovviamente le testimonianze raccolte che vantano nomi come Erri De Luca, Donatella Barazzetti, Gad Lerner, Giampiero Mughini e Paolo Liguori, sono le bellissime immagini d’archivio raccolte e selezionate dagli autori e le musiche selezionate dall’archivio del Gruppo Editoriale Bixio, presieduto da Franco Bixio, tutte tratte dalle colonne sonore dei film dell’epoca che viene raccontata.

Lotta Continua è un progetto unico nel suo genere che non si limita al docufilm presentato a Torino, ma si declina in due formati: da una parte una docu-serie in quattro episodi da 35 minuti ciascuno che verranno caricati ogni lunedì su Rai Play a partire da domenica 4 dicembre; dall’altra il documentario cinematografico che andrà in onda venerdì 13 gennaio in prima serata su Rai Tre. In questo formato, Lotta Continua rappresenta il secondo appuntamento di un progetto di serialità documentaristica della Rai composto da 11 documentari che partirà il 6 gennaio.

“Per me il documento dell’archivio audiovisivo ha lo stesso valore di un documento dell’antico Egitto. -conclude il regista – Con una variante, che l’immagine crea qualche problema in più. L’immagine ha un potere che non dominiamo dal punto di vista razionale. Se il documentario deve dire la verità, bisogna porsi un interrogativo potente. In questo caso, sapevamo di andare in contro a una possibile lapidazione. Sono sempre stato lucido, perché per me la verità è una sorta di metodo. Doveva esserci una corrispondenza tra scopo e mezzo, il mezzo è la parola e l’immagine, mentre lo scopo è raccontare la storia che volevano fare la rivoluzione. Il documentum deve diventare memoria. Non credo che ci saranno polemiche quando uscirà questo film, perché la rimozione non è la strada giusta per creare un popolo migliore, io invece credo che sia solo e soltanto il metodo a permetterci di parlare della nostra storia recente. Va fatta una lettura lucida e razionale”.

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