Toni Trupia: Umberto D. a Tor Bella Monaca


Gigi Angelillo e Toni TrupiaL’uomo giusto, film d’esordio di Toni Trupia, è stato presentato ieri al Teatro di Tor Bella Monaca nell’ambito della Festa del Cinema di Roma.
Il lungometraggio è prodotto dalla Metro Golden Minor di Michele Placido in collaborazione con Rai Cinema, con il Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha messo a disposizione il materiale umano fra attori e tecnici, della Regione Lazio e del Teatro Tor Bella Monaca.
Nel cast Gigi Angelillo, 50 anni tra teatro, fiction e cinema ma alla prima volta nel ruolo di protagonista, l’attrice polacca Katarzina Liwska, Tommaso Bianco e Paola Minaccioni.
L’uomo giusto racconta l’angosciosa vicenda di un vedovo settantenne dell’estrema periferia romana che si innamora di una giovane ragazza russa conosciuta casualmente e che finisce per sposare. Ma le apparenze nascondono una dura realtà che trascinerà entrambi verso una tragica fine. Completamente girato a Tor Bella Monica, il lungometraggio alterna sprazzi di duro neorealismo a qualche momento melodrammatico, a metà strada tra la cronaca e l’Umberto D. di Vittorio De Sica.

Trupia, come arriva al suo primo film?

Durante la lavorazione di Romanzo criminale, dove ero come assistente alla regia, invitai Placido alla proiezione del mio saggio di diploma al CSC. Qualche tempo dopo Michele mi disse che voleva produrmi (nell’ambito del progetto della Metro Golden Minor diretto a produzioni di opere sperimentali) e di pensare quindi a un film che fosse una sorta di Umberto D. ambientato ai nostri giorni.

 

Da dove prende spunto la storia?
Da tempo insieme ad Andrea Leanza (co-sceneggiatore col regista e con Michele Placido) avevamo in mente un soggetto che partisse da un fatto di cronaca. Fu la vicenda del cinquantenne gioielliere romano perdutamente innamorato di  una ragazza rumena ucciso brutalmente da lei e dal fidanzato spacciato per il fratello. Ci piaceva raccontare l’esplosione di questo tipo di passione, ma la vicenda si sarebbe spostata inevitabilmente su una caratterizzazione sociologica dei personaggi. Ovviamente dovevamo fare i conti con i pochi mezzi a disposizione e sarebbe stato più prudente smussare gli estremi della storia fin dalla fase di scrittura.

Come è stato girare a Tor Bella Monaca?
Grazie a una realtà del quartiere come il Teatro diretto da Michele devo dire che l’aiuto che ci è arrivato dall’intera borgata, è stato fondamentale nella realizzazione del film. Abbiamo fatto lavorare tanta gente del luogo e qualcuno ha voluto farlo anche a titolo gratuito. Molti comprimari sono stati scelti tra gli abitanti della zona scelti con una serie di provini fatti direttamente qui in teatro.

Come sarà distribuito il film e da chi?
Proprio in questi giorni stiamo discutendo della possibilità di far circolare L’uomo giusto nelle sale di Microcinema, anche perché il film è girato completamente in digitale nel formato HD che lo rende ideale per questo tipo di circuito.

Comunque abbiamo in piedi colloqui con diverse distribuzioni.

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22 Ottobre 2007

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