Un film che nasce innanzitutto dal “desiderio di lavorare con Salvo Ficarra e Valentino Picone, una promessa fatta da tempo, trasformata in una fantasia sui retroscena da cui nacque Sei personaggi in cerca d’autore. Sono siciliano e questo materiale fa parte della mia vita”, così Roberto Andò che porta alla Festa di Roma nella sezione Grand Public La stranezza, dal 27 ottobre in sala distribuito da Medusa. Il film, prodotto da Bibi Film e Tramp Limited con Medusa Film e Rai Cinema, per la prima volta insieme, in collaborazione con Prime Video, unisce l’amore per la Sicilia e per il teatro alla venerazione per un autore fondamentale come Luigi Pirandello, di recente raccontato anche da Paolo Taviani nel suo Leonora addio.
Prendendo spunto dal ritorno di Pirandello in Sicilia per il genetliaco di Giovanni Verga, nel 1920, ecco un immaginario incontro tra il grande drammaturgo interpretato da Toni Servillo e due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvo Ficarra), teatranti dilettanti. “Avevo il desiderio di raccontare un rapporto confuso tra realtà e finzione e proiettare gli spettatori in una vicenda irresistibile con il confronto tra un creatore al culmine della sua carriera, che sta per comporre un’opera rivoluzionaria, e il mondo popolare. C’è un riferimento anche al nostro presente nel desiderio di trovare la vitalità dell’atto creativo”, prosegue Andò.
Per Toni Servillo: “Non esiste un mio Pirandello ne esistono tanti quanti sono gli attori che hanno avuto il piacere di interpretarlo. Ma certamente volevamo sottrarlo al cliché della pesantezza, raccontandolo in un momento cruciale della sua vita mentre trova la chiave dei Sei personaggi, durante un viaggio di ritorno in Sicilia in cui riprende contatto con i volti e la lingua siculi. Il suo mettersi in ascolto è all’origine del celebre testo teatrale. Mi piaceva l’idea di contribuire con il film a far cadere gli steccati tra attori comici e drammatici, l’alchimia che si è creata tra noi corrisponde alla curiosità di incontrarci e recitare insieme”.
La stranezza – costato circa 10 milioni di euro, come ha ricordato il produttore Angelo Barbagallo – rappresenta anche un unicum dal punto di vista produttivo, con Medusa e Rai Cinema per la prima volta insieme: “Semplicemente si è trattato di un incontro tra persone ragionevoli, soprattutto alla luce del momento che sta vivendo il cinema nel nostro paese”, dice Paolo Del Brocco ad Rai Cinema, al quale fa eco Giampaolo Letta di Medusa: “Ci siamo trovati subito, anche grazie ai produttori che volevamo fare assolutamente questo film e ci hanno fatto capire che l’unico modo per farlo era questo”.
Salvo Ficarra ironizza: “Noi siamo amici da tempo con Roberto. Lui ci ha detto che era amico di Servillo e che lo voleva coinvolgere, quindi abbiamo capito che era un progetto ambizioso. Noi siamo amici di Giampaolo Letta, lui ha detto che era amico di Del Brocco, quindi alla fine è il solito esempio dell’Italia dove lavorano gli amici degli amici”, dice ridendo, pensando già al prossimo passaggio televisivo del film: “Quando andrà in tv faranno il primo tempo su Rai 1 e il secondo tempo su Canale 5”.
Scritto dal regista insieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, La stranezza è un “film dove gli attori sono molto importanti perché racconta questo snodo fondamentale in cui Pirandello ci fa capire cosa significa la persona e cosa il personaggio”, dice ancora Andò: “Per me era naturale costruire questa storia su Salvo e Valentino e anche soprattutto su Toni Servillo, con cui condivido anche la passione del teatro. Toni ha reso Pirandello vivo nella sua fragilità di uomo inquieto e geniale, con questa simpatia verso il mondo popolare che ritrova. Tutti gli attori che abbiamo coinvolto (Renato Carpentieri, Luigi Lo Cascio, Galatea Ranzi, Donatella Finocchiaro, Fausto Russo Alesi, ndr) sono straordinari e hanno partecipato con grande gioia, così come le varie compagnie teatrali che abbiamo coinvolto: questo film però ragiona anche, e molto, sull’importanza del pubblico, e mi sembra che oggi ci sia più che mai un pubblico in cerca d’autore”.
E la prima dei Sei personaggi al Teatro Valle di Roma con il pubblico inferocito? “Ci fu realmente una bagarre incredibile. Pirandello volle uscire a prendere i saluti sfidando il pubblico che gli gridava ‘impostore!‘ Impavido entrò in scena”.
E Letta invita anche le scuole a farsi pubblico di questo film: “Credo sia un’opera che dovrebbe arrivare a quanti più studenti possibile. Per contattare la distribuzione la mail è scuole@medusa.it”.
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