TINTO BRASS

La Cinémathèque Française omaggia Tinto Brass con la retrospettiva Elogio della carne, dal 9 a 13 gennaio prossimo. 10 titoli che ripercorrono la cinematografia del regista dagli anni ’60 fino agli anni ’90. Tra i film Snack Bar Budapest, La chiave, La vacanza, L’urlo, Il disco volante e Action.
Fra il regista e la famosa cineteca c’è un legame molto speciale. Dal 1957 al 1960 Tinto Brass lavorò come stagista per l’istituto, svolgendo mansioni da archivista. “Allora – ricorda il regista – lavoravo a fianco del direttore e fondatore Henri Langlois (al quale è ora dedicato il Museo del Cinema, ndr). Insieme a me c’era Roberto Rossellini”. Brass, che ha appena realizzato Senso 45, film liberamente ispirato al racconto di Camillo Boito, sarà presente a Parigi (sala dei Grands Boulevards) l’11 gennaio alle 22,15 per presentare uno dei suoi film: Action.

Cosa ricorda di quegli anni parigini?
Eravamo tutti affamati ma pieni di entusiasmo. Io e il gruppetto di cui facevo parte andavamo a mangiare facendo la rotazione dei ristoranti. Naturalmente lasciavamo ogni volta il conto da pagare.

Chi frequentava?
In quegli anni dalla cineteca francese sono usciti quelli che poi hanno creato la Nouvelle Vague. E poi Joris Ivens, Alberto Cavalcanti, Roberto Rossellini, Sjostrom, Chagall. Frequentavo tutti loro. Era gente posseduta dall’amore per il cinema. E poi c’era Langlois, il fondatore della Cineteca. Durante gli anni dell’occupazione per salvare le pellicole le aveva sotterrate.

Oggi la Cineteca francese ha le copie di tutti i suoi film…
Sì, mi considerano l’autore più erotomane dei cineasti e il più cineasta degli erotomani. Hanno scritto così…