Gabriele Pignotta è un giovane e apprezzato attore e autore teatrale. La sua prima commedia, Una notte bianca, ispirata al blackout che ha colpito l’Italia nel 2003, è stata un grande successo. Recentemente è stato anche co-autore, con Verdone, di Sotto una buona stella. Innamorato delle commedie romantiche inglesi e americane, da Notting Hill a Quattro matrimoni e un funerale, passando per Love Actually, e cosciente che nessuno ne avrebbe mai scritta una per lui, ha deciso di pensarci da sé.
Così nasce Ti sposo ma non troppo, che oggi è diventata anche la sua opera prima al cinema prodotta da Marco Belardi e Raicinema, interpretata al fianco di Vanessa Incontrada e Catherine Spaak e distribuita da Teodora nella cifra record di 150 copie. “Ho iniziato a scrivere per recitare quello che mi piaceva. Sapevo che all’inizio mi avrebbero dato solo ruoli secondari in pièce che magari non mi interessavano. Nessuno ci regala nulla ma sono abituato a lottare per prendere quello che voglio, e le soddisfazioni alla fine risultano raddoppiate. Qui ho voluto raccontare l’amore nella sua leggerezza. Uscivo da uno storia importante ma stavo meglio, come spesso capita. Così ho unito le due istanze: una storia che finisce mentre un’altra ne comincia. E il pubblico ha apprezzato e mi ha guidato. Tra cinema e teatro non vedo grosse differenze, ma chi collabora con me sa che ho sempre amato il cinema e ho sempre scritto commedie piuttosto cinematografiche, con tanti cambi di location, colonna sonora, dissolvenze. Gli scenografi mi odiano. Quello che non cambierà mai, per quanto la tecnologia possa avanzare, è il ruolo dell’attore, che a teatro può restituire un’energia particolare che magari al cinema passa meno. Certo, se scrivi per un grande autore come Verdone ti adatti al suo mood. Ad esempio, come di vede in Sotto una buona stella, lui non è molto fiducioso sul futuro dei giovani in Italia. Io invece penso che bisogna farcela e farcela qui, non si vince facile, ma proviamoci”. “Anch’io credo molto nelle opere prime – fa eco Vanessa Incontrada – con tutto il rispetto per chi ha fatto il grande cinema, sarebbe ora che si andassero a riposare, magari in agriturismo. Bisogna rinnovarsi, lo stesso vale anche per la tv”. Catherine Spaak risponde scherzosa alla provocazione: “Io un bed & breakfast dove riposarmi ce l’ho – dice – però viva i vecchi, se capiscono che devono lasciar spazio ai giovani. E’ importante che chi ha esperienza si metta al servizio dei più giovani per contribuire alla buona riuscita dei nuovi film”.
In uscita il 17 aprile, il film vede nel cast anche Chiara Francini, Fabio Avaro, Paolo Triestino e Paola Tiziana Cruciani.
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