The Tragedy of Macbeth di Joel Coen sarà presentato in anteprima mondiale nella serata di apertura del 59° New York Film Festival, il prossimo 24 settembre.
Un’opera dai forti chiaroscuri e rabbia incantatoria: la visione audacemente inventiva della «tragedia di Scozia» di Joel Coen è un film che fissa, a bocca aperta, un mondo dolente disfatto da cieca avidità e sconsiderata ambizione. Con l’interpretazione di personaggi consumati e stanchi del mondo, un Denzel Washington sorprendentemente introspettivo – è l’uomo che dovrebbe essere il re, secondo la profezia – e una machiavellica Frances McDormand, la sua signora, sono una coppia spinta all’assassinio politico – e sconvolta dal senso di colpa – dopo le astute previsioni di un trio di “strane sorelle” (una inerpretata da Kathryn Hunter).
Anche se echeggia i proibitivi design visivi e le proporzioni dei classici adattamenti di Shakespeare degli anni ’40 di Laurence Olivier, così come rimanda alla sanguinosa follia medievale de “Il trono di sangue” di Kurosawa, la storia di rumore e furore raccontata da Coen è interamente sua e senza dubbio vista al giorno d’oggi, è la spaventosa rappresentazione di un’amorale presa di potere politica che, come il suo eroe, sprofonda spietatamente nell’inferno.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis