The Third Wife di Ash Mayfair (Vietnam) vince, all’unanimità, come miglior film l’ Asian Film Festival, giunto alla diciassettesima edizione.
Un film in costume, onirico ed evocativo di un mondo femminile fatto di regole durissime e senza pietà, ambientato nel Vietnam del XIX secolo. La vita di May è in bilico tra la speranza di cambiamento in una società patriarcale e i doveri domestici. Un’opera che incanta e commuove riuscendo a trascinare lo spettatore in un universo impalpabile e al tempo stesso spietato.La giuria ha decretato i vincitori delle altre categorie:
Miglior Regia – Ivan Markovic e Wu Linfeng (per From Tomorrow On I Will, Cina)
Miglior attrice – Mariko Tsutsui (in A Girl Missing, Giappone)
Miglior attore – Elijah Canlas (in Kalel 15, Filippine)
Film Più Originale – Nakorn-Sawan (di Puangsoi Aksornsawang, Thailandia)
Con 27 anteprime, 8 film per festeggiare i 100 anni del cinema filippino, 3 cortometraggi e 10 paesi (Giappone, Corea del Sud, Cina, Filippine, Hong Kong, Taiwan, Indonesia, Malesia, Thailandia, Vietnam), l’Asian Film Festival, diretto da Antonio Termenini, chiude con successo di pubblico e di critica l’appuntamento live e conferma il suo impegno a proporre il meglio del cinema di ricerca e indipendente asiatico, con una grande attenzione per gli esordi e i giovani registi della ricca sezione Newcomers.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis