‘The Surfer’, Nicolas Cage torna sulla cresta dell’onda

L'attore premio Oscar interpreta un surfista nostalgico nel thriller psicologico di Lorcan Finnegan presentato alle Midnight Screenings del 77° Festival di Cannes


CANNES – Non è Francis Ford l’unico Coppola che ruba le luci dei riflettori del 77° Festival di Cannes. Suo nipote Nic – meglio noto come Nicolas Cage – arriva sulle placide acque della Costa Azzurra come protagonista di un film che ci trasporta sulle spiagge assolate dell’Australia, dove si abbattono senza sosta onde enormi e dove surfisti da ogni parte del mondo arrivano, anche a Natale, per domarle. Presentato nelle Midnight Screenings, The Surfer è un thriller psicologico dagli evidenti richiami pulp diretto da Lorcan Finnegan, regista irlandese che ha scelto di andare dall’altra parte del mondo per raccontarci la storia di un uomo che vuole solo ritrovare se stesso, ma che invece rischia di perdersi definitivamente.

A quale luogo apparteniamo? E cosa siamo disposti a fare pur di tornarci? Nicolas Cage interpreta un uomo senza nome, un “surfista”, ma anche un figlio ferito, un ex-marito in pena e un padre che proietta sul suo ragazzo i sogni di libertà e spensieratezza che gli sono stati strappati via. Il suo unico desiderio è ricomprare la splendida e costosa casa sulla costiera australiana in cui è cresciuto, prima di emigrare in California. Un modo per ritrovare le proprie radici e per rinsaldare il legame con il figlio attraverso l’unica cosa che li accomuna: la passione per il surf. Peccato che l’uomo non “appartenga più a quel luogo” e il gruppo di surfisti – una specie di setta con tendenze mafiose – che occupa quel litorale sotto la guida del ricco santone Scully non abbia nessuna intenzione di fargli cavalcare le onde. “Se non vivi qui, non surfi qui” ripetono come un mantra. Ossessionato dal desiderio di acquistare quella casa e di vendicarsi sulla gang che lo ha minacciato, il “surfer” si farà trascinare in un conflitto con il mondo esteriore e, soprattutto, con quello interiore, fino a perdere il contatto con la realtà. D’altronde “non puoi surfare senza soffrire” e il protagonista di questa storia, di dolore, ne dovrà affrontare tanto.

Con The Surfer, Finnegan ha costruito un film indipendente ambientato interamente in due esterni limitrofi: una spiaggia isolata e il parcheggio subito sopra la costa. Insomma, il sogno di ogni produttore a cui piace risparmiare, esattamente come avere nel proprio cast un interprete come Nicolas Cage. Coerentemente alle brillanti scelte degli ultimi anni – con film come Pig, Il talento di mr. C e Dream Scenario che hanno risollevato la sua reputazione – l’attore premio Oscar si presta con passione a un progetto a basso budget in cui può esprimere tutta la sua istrionica carica attoriale senza il timore di risultare ridicolo. Il gusto per l’overacting, infatti, si sposa alla perfezione con un film che dimentica il realismo per mostrare i limiti fisici e mentali di un uomo che è disposto a perdere ogni cosa pur di avverare il suo piccolo grande sogno nostalgico.

“Volevo che questo film fosse il ‘punto di vista di un outsider’, l’esperienza soggettiva di un uomo cercando di fare i conti con se stesso. – dichiara Finnegan – Come regista irlandese collaborando con l’attore americano Nicolas Cage, abbiamo trovato un modo interessante per entrare in questa storia, dal di fuori. Abbiamo deciso di realizzare un film che sembrasse uno strano sogno, esplorando il materialismo, l’identità e l’appartenenza, la memoria repressa, la mascolinità e la rinascita. Tutto girato su una spiaggia remota e in un parcheggio a Yallingup, Western Australia, che è stata un’esperienza strana e meravigliosa”.

The Surfer è un thriller teso, anche se fortemente ironico, in cui si perdono presto i punti di riferimento, guidati da una regia ispirata e da delle scelte musicali che ci mettono subito a contatto con lo spirito ambiguo della filosofia del surfing. Il regista riesce a farci dubitare di tutto e, con una lenta e inesorabile discesa nella follia, ci permette di immedesimarci fortemente nel dolore e nella psicosi del suo protagonista: un Nicolas Cage che, dopo anni a boccheggiare sul fondo, è tornato finalmente a cavalcare l’onda della sua carriera, libero e coraggioso come il migliore dei surfisti.

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18 Maggio 2024

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