Dal 3 al 13 novembre torna il MedFilm Festival, il più longevo festival di cinema della Capitale, il primo e unico evento cinematografico italiano dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, che per dodici giorni guarderà, attraverso il Cinema, la letteratura, l’industry, ai temi cruciali dell’oggi. Il Cinema Savoy, il Museo Macro, la Casa delle Letterature e la piattaforma ITsART, accoglieranno il ricco programma di questa 28a edizione, diretta da Ginella Vocca.
Ad aprire il festival l’anteprima italiana di The Blue Caftan, film candidato all’Oscar come miglior film straniero per il Marocco, una commovente storia d’amore e identità nel cuore della medina, opera seconda della regista marocchina Maryan Touzani, con protagonista una magnifica Lubna Azabal. L’attrice icona del cinema del mediterraneo, riceverà il Premio alla Carriera in occasione della cerimonia di apertura. Tra i titoli che l’hanno resa nota, uno su tutti: La donna che canta (2010) di Denis Villeneuve.
Svelata anche l’immagine del festival, opera del videoartista Gianluca Abbate, un tuffo coraggioso e libero nel Mar Mediterraneo e nelle lotte, i sogni, e le resistenze di chi lo abita. Queste le prime anticipazioni di un programma ricco e variegato lanciato nel futuro attraverso giovani talenti, ma attento al culto della memoria, con autori che hanno fatto la storia del cinema e straordinarie interpreti che vivono nell’immaginario collettivo; inoltre l’obiettivo cinematografico del Festival sarà puntato sull’ambiente, tema estremamente attuale e urgente.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis