Dopo Los Angeles, Parigi, Shanghai anche Roma, il weekend del 18-19-20 novembre, sarà invasa da centinaia di giovani e agguerriti professionisti del cinema impegnati nella realizzazione di un cortometraggio in sole 48 ore.
Saranno i partecipanti della XVI edizione del concorso internazionale The48 Hour Film Project, organizzato da Le Bestevem: una competizione che coinvolge 140 città in 5 continenti e Roma come unica tappa italiana.
Per l’edizione 2022, come per tutte le precedenti edizioni del Concorso, Le Bestevem hanno composto una Giuria Tecnica che annovera alcuni tra i più importanti professionisti del cinema italiano e internazionale: Paolo Virzì, Heidrun Schleef; Philippe Rousselot, Massimiliano Sturiale, Maricetta Lombardo; Maricetta Lombardo e Jana Carboni.
Il film vincitore gareggerà contro i cortometraggi provenienti da tutto il mondo al Filmpalooza 2023 dove, oltre al gran premio finale, potrà aggiudicarsi la possibilità di concorrere nella sezione “Court Métrage” al Festival di Cannes 2023.Il progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE The 48 Hour Film Project Roma, inoltre, si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
Le iscrizioni sul sito 48hourfilm.com/it/roma chiuderanno il 17 novembre.
Al via le iscrizioni dell'iniziativa lanciata da WGI e APA, un'opportunità di incontro e dialogo tra autori e produttori in cerca di nuove storie da proporre al pubblico
Il vincitore avrà questa volta la possibilità di andare al San Sebastian International Film Festival, che avrà luogo dal 20 al 28 settembre 2024
Dal 19 agosto al 9 settembre saranno assegnate tre residenze per i creativi europei del cinema con la possibilità di lavorare in uno spazio di coworking nell’antico Borgo Castello della Città di Gorizia
La decima edizione del concorso è dedicata a Marina Panarese, scomparsa due anni fa, attivista per i diritti dei migranti e operatrice sociale