Si è appena conclusa la 40° edizione del Fantafestival – Mostra internazionale del film di fantascienza e del fantastico che si è tenuta dall’11 al 15 novembre, co-diretto da Simone Starace e Michele De Angelis, sulla piattaforma Festhome e sul canale Decamerette.
L’ultima giornata ha visto alcuni degli appuntamenti più attesi: alle 16:30 la tradizionale selezione di cortometraggi di animazione, alle 19:00 due cortometraggi d’autore, Nimic di Yorgos Lanthimos e The Fall di Jonathan Glazer. Il primo, dal regista candidato premio Oscar, è un’inquietante variazione sul tema del doppio, con la partecipazione di Matt Dillon, mentre il secondo è un cortometraggio onirico liberamente ispirato a Il sonno della ragione genera mostri di Goya.
In anteprima e introdotto da una tavola rotonda con il regista, è stato presentato Curse of the Blind Dead di Raffaele Picchio, autore già noto alle cronache per aver segnato la scena indipendente con Morituris. Il film è un reboot della saga dei Resuscitati Ciechi, creata nel 1973 da Amando de Ossorio, e racconta di un futuro post apocalittico in cui un uomo e sua figlia cercano di sopravvivere al ritorno zombi dei Cavalieri Templari.
Infine, come chiusura, uno dei titoli più originali di questa ricca edizione: Corman’s Eyedrops Got Me Too Crazy di Ivan Cardoso. Il film, diretto da uno dei maestri dell’horror sperimentale contemporaneo, non è solo una rilettura del classico L‘uomo dagli occhi a raggi X (1963), ma soprattutto un omaggio al pioniere dell’horror indipendente Roger Corman e una carrellata di icone pop degli anni ’60.
In serata, la giuria composta da Ilaria Dall’Ara (critico cinematografico), Carmen Di Marzo (attrice) e Nicoletta De’ Vecchi (distributrice e produttrice) ha decretato come miglior film in concorso Tezuka’s Barbara (Giappone/UK/Germania, 2019) di Macoto Tezka, che si è aggiudicato il Pipistrello d’oro con la seguente motivazione: “Per la sua rappresentazione di una storia d’amore fuori dagli schemi e all’insegna del weird, che trascende il genere soprannaturale con una cifra stilistica di grande impatto visivo, in cui eccelle la raffinata fotografia del maestro Christopher Doyle.”
Il Pipistrello d’argento per il miglior cortometraggio, assegnato tramite il voto del pubblico online, è andato a The Appointment (UK, 20′) di Alexandre Singh con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare un angosciante incubo polanskiano con uno stile lussureggiante e magnetico che omaggia il gusto estetico di Greenaway”.
Quest’edizione così diversa, che ha visto un festival completamente virtuale, ha riscosso un notevole successo anche grazie agli interessanti incontri trasmessi in diretta grazie al canale Decamerette: da quello con Jeff Lieberman, autore di culto che ci ha portato nella New Hollywood anni ’70, al focus su Tezuka coordinato da Davide Di Giorgio in collaborazione con l’etichetta editoriale J-Pop, fino all’incontro con il regista italiano de La Reliquia, Paolo Martini, insieme a uno dei protagonisti Francesco Paolantoni. Il festival ha accolto oltre 5000 spettatori da tutta Italia e, anche in questa nuova veste, ha visto quindi confermato il suo storico legame con il pubblico degli appassionati.
La manifestazione è stata organizzata dall’associazione culturale Magnifica Ossessione, con il contributo di Regione Lazio e Roma Capitale, in collaborazione con SIAE, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e Centro Studi Cinematografici, con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e il patrocinio di Istituto Polacco di Roma e Istituto di Cultura Giapponese in Roma. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 e fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, realizzato in collaborazione con SIAE.
Una produzione Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà in collaborazione con Les Films d’Ici. In sala dal 14 novembre con Luce Cinecittà
Il regista britannico interverrà il 2 novembre con un videomessaggio al cinema La Compagnia, in occasione della serata inaugurale del festival di cinema documentario più antico d'Europa
Circa 100 opere rappresentative di 26 Paesi in cinque sezioni del concorso sul tema "Diritti/Rights". Dal 9 al 16 novembre a Salerno
Il film è stato girato dagli abitanti di Gaza, montato, scritto e concepito da Catherine Libert, Fred Piet, Hana Al Bayaty