Si è conclusa venerdì 13 dicembre, con la cerimonia di consegna degli RdC Awards, la XXIII edizione di Tertio Millennio Film Fest, il festival del dialogo interreligioso. Organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI, dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e della Regione Lazio, si è svolto sotto la direzione artistica di Marina Sanna (vicedirettore della Rivista del Cinematografo) e di Gianluca Arnone (coordinatore editoriale della Fondazione Ente dello Spettacolo). Il festival ha registrato la partecipazione di oltre duemila spettatori.
In concorso nove lungometraggi inediti in Italia, tre eventi speciali, un contest con dieci cortometraggi diretti da registi emergenti, incontri con cineasti e personalità del panorama culturale. L’apertura del 10 dicembre è stata impreziosita dal dialogo tra Mylène Bresson, vedova del grande Robert (di cui il 18 dicembre ricorre il ventennale della scomparsa), e Gianni Amelio, onorato nel 2017 con il Premio Bresson.
Un altro incontro straordinario è stato quello tra Giuseppe Tornatore, primo vincitore del Premio Bresson, e il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e fondatore del Cortile dei Gentili. Attorno al tema del cinema come esperienza spirituale, il dialogo – moderato da Maurizio Crippa, vicedirettore de Il Foglio – ha offerto l’occasione per esplorare la prassi religiosa del fare cinema. Tornatore ha citato Tonino Guerra, sostenendo che “se dicessi di credere in Dio direi una bugia, se dicessi di non crederci ne direi una più grande”.
La giuria interreligiosa presieduta da Fariborz Kamkari ha scelto Un traductor di Rodrigo e Sebastián Barriuso come miglior film del concorso. Ispirato alla storia vera del padre dei registi, è il film che Cuba aveva proposto per la candidatura all’Oscar per il miglior film straniero. Per la sezione cortometraggi, un’altra giuria interreligiosa, presieduta da Phaim Bhuiyan, ha attribuito il primo premio a Milady di Giulia Tivelli e Flavia Scardini. Secondo posto a Cento metri quadri di Giulia Di Battista. Terzi classificati, a pari merito, Luis di Lorenzo Pallotta e La gita di Salvatore Allocca. Milady ha vinto anche il Premio Giovani, assegnato dalle scuole coinvolte nel progetto Nati nel Tertio Millennio, realizzato nell’ambito del Piano nazionale Cinema a Scuola con il contributo di MIUR e MiBACT e curato da Angela D’Arrigo. Per la prima volta è stato assegnato il Premio Fuoricampo, riconoscimento conferito dai tre più importanti festival nazionali di cinema e spiritualità (Tertio Millennio Film Fest, Religion Today di Trento e Popoli e Religioni di Terni) al film italiano dell’anno che abbia saputo rilanciare il tema del sacro, del divino, del trascendente, dell’invisibile: ha vinto Il signor Diavolo di Pupi Avati.
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