Il nuovo presidente iraniano, il religioso-moderato Hassan Rohani, ha riaperto la Casa del cinema di Teheran chiusa dal laico-conservatore Mahmud Ahmadinejad per mettere a tacere le scomode dichiarazioni e iniziative dell’associazione che, fino all’inizio dell’anno scorso, raccoglieva cineasti, sceneggiatori e altre categorie dell’industria cinematografica.
”Sì, domani riapre”, ha detto oggi all’ANSA una fonte dell’ex-Comitato di presidenza della disciolta Casa del cinema confermando informazioni circolate nelle ultime ore tra l’altro sull’agenzia semi-ufficiale Isna che annuncia, sempre per domani, una conferenza stampa.
La Casa era stata chiusa nel gennaio dell’anno scorso su decisione del ministero della Cultura formalmente per un cavillo (modifica dello statuto senza la preventiva approvazione del Consiglio nazionale per la cultura). Era noto però che l’associazione si era trovata in contrasto con le autorità ad esempio difendendo cineasti arrestati nel 2011 con l’accusa di collaborare con la Bbc, la spina nel fianco della censura di Teheran anche grazie ai suoi documentari che, da Londra, entrano nelle case iraniane.
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