Con l’ultimo Festival di Berlino, Jafar Panahi ha rivelato al pubblico Taxi Teheran. Il primo film che il regista iraniano ha girato, da solo e in esterni dal 2010, piazzando la telecamera sul cruscotto del suo taxi e mettendosi alla guida, attore, per le vie di Teheran; questo nonostante il divieto di girare imposto dal regime.
Venduto in oltre 30 paesi (grande successo in Francia ad aprile con più di 500mila spettatori), in Italia sarà il primo titolo di CINEMA, la nuova distribuzione di Valerio De Paolis, improntata a scelte di qualità e di grande prestigio, che lo farà uscire a fine agosto per la riapertura della nuova stagione cinematografica (27 agosto).
De Paolis, che ha fatto conoscere in Italia, con la Bim da lui creata, il cinema internazionale più premiato e di successo nel mondo, con la sua nuova società CINEMA – a partire da “Taxi Teheran” – da qui a Natale, distribuirà alcuni titoli come i documentari su Ingrid Bergman di Stig Bjorkman e Orson Welles di Chuck Workman (nel centenario della nascita) e i film di fiction An di Naomi Kawase (film d’apertura di Un Certain Regard) e Much Loved di Nabil Ayouch (film della Quinzaine a Cannes censurato dalle autorità marocchine). Con la Bim distribuirà la Palma d’Oro Dheepan di Jacques Audiard e Mountains May Depart di Jia Zhangke (in concorso ufficiale a Cannes).
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025