Il Presidente, il Direttore generale, il Consiglio di amministrazione, il Direttore della Mostra del Cinema e la Biennale di Venezia hanno ricordato con profonda stima e affetto il regista e sceneggiatore Paolo Taviani, maestro del cinema italiano e figura emblematica del cinema di impegno civile, premiato con il Leone d’oro alla carriera nel 1986.
Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio (1929 – 2018), ha intrecciato la sua carriera con la Mostra di Venezia fin dal sorprendente esordio con Un uomo da bruciare (1962), con un indimenticabile Gian Maria Volontè, presentato nella sezione Informativa.
In seguito Paolo e Vittorio Taviani hanno partecipato alla Mostra con altri importanti titoli quali I sovversivi (1967), Sotto il segno dello scorpione (1969), Il prato (1979), Kaos (1984), vincitore di due David di Donatello e Tu ridi (1998). Nel 1984 hanno entrambi fatto parte della giuria internazionale della Mostra del Cinema.
Paolo Taviani è morto a 92 anni dopo una breve malattia. Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13.
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È stata interprete per registi come Mario Monicelli, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni e Dino Risi: un allure raffinato e sofisticato per natura, è stata anche protagonista dei grandi sceneggiati in bianco e nero della Rai. I funerali sono già avvenuti in forma privata, lei aveva 91 anni