Regista leggendario, capace di lasciare con pochi titoli un segno indelebile nell’immaginario del pubblico, Andrej Tarkovskij è stato forse l’autore che con maggiore coerenza ha saputo trasformare il cinema in mezzo di esplorazione interiore, di ricerca dell’assoluto. Nell’anniversario dei 35 anni della morte, si svolgerà al Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema dal 28 ottobre al 19 dicembre l’imperdibile rassegna Tarkovskij e il trascendente nel cinema, a cura di Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e La Farfalla sul Mirino. Il programma ripercorre la carriera del regista russo a partire dai titoli giovanili, come L’infanzia di Ivan o il raro Il rullo compressore e il violino, saggio di diploma alla VGIK, fino ai capolavori della maturità: Andrej Rublëv, Solaris, Lo specchio, Stalker, e, girati durante un esilio doloroso, Nostalghia e Sacrificio.
Alla filmografia di Tarkovskij si affianca poi un percorso attraverso il trascendente nel cinema, grazie al quale gli spettatori potranno riscoprire film di varie epoche e paesi che in modi molto diversi e fuori da ogni ortodossia hanno provato a tradurre in immagini qualcosa di irriducibile alla comprensione razionale. Da Bergman a Dreyer, da Bresson a Pasolini, passando per Herzog, Imamura, Kieslowski, Kubrick e molti altri, il programma tiene insieme i nomi di alcuni dei grandi maestri del Novecento, autori spesso agli antipodi il cui talento visionario ha avuto il merito di spingere il cinema verso nuove frontiere della rappresentazione.
A inaugurare la rassegna giovedì 28 ottobre sarà la proiezione del leggendario Solaris, uno dei capolavori più amati di Tarkovskij, presentato nella versione integrale restaurata proveniente dalla Mosfil’m di Mosca, in una serata speciale in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma in cui si festeggerà anche il centenario di Stanisław Lem, autore del romanzo che ha ispirato il film. Ma sono tanti gli appuntamenti da non mancare nel corso della manifestazione, con rarità assolute come il Mosè e Aronne di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, e con molti titoli presentati in preziose copie in pellicola 35mm provenienti dagli archivi di tutta Europa: da Come in uno specchio e Il settimo sigillo di Bergman, conservati a Stoccolma, al celebre film scandalo Je vous salue, Marie di Godard, in arrivo dalla Gaumont di Parigi; da Il cielo sopra Berlino di Wenders, presentato nell’ultimo restauro in pellicola in deposito alla cineteca del Goethe-Institut a Monaco, alla copia del monumentale 2001: Odissea nello spazio custodita dalla Cineteca di Bologna. Chiuderà infine la rassegna il recente documentario Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera, omaggio commosso al regista firmato dal figlio.
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L'evento organizzato da AAMOD, articolato in una rassegna cinematografica e una giornata di studio, si terrà dal 14 al 16 novembre
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