Sarà l’anteprima italiana di Un episodio di un raccoglitore di ferro del premio Oscar Danis Tanović ad aprire il 17 gennaio la 25° edizione del Trieste Film Festival, dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, in programma fino al 22 gennaio al Teatro Miela e alla Sala Tripcovich. Il film, che vede la partecipazione produttiva anche di Rai Cinema, è incentrato sulle discriminazioni vissute da una famiglia Rom nella Bosnia-Erzegovina e ha vinto all’ultima Berlinale il Gran premio della giuria e quello per il Miglior attore.
Il film di chiusura sarà il biopic Wałesa, Man of Hope, diretto dal polacco Andrzej Wajda e ispirato alla vita del premio Nobel.
Nel Concorso internazionale lungometraggi (tutti titoli in anteprima italiana) si segnalano il film ungherese Il grande quaderno (nelle sale a fine aprile per Academy Two) di János Szász, vincitore dell’ultimo Festival di Karlovy Vary e tratto dall’omonimo romanzo che fa parte della “Trilogia della città di K.” di Ágota Kristóf, “un film di guerra senza guerra” come lo definisce l’autore.
Il Concorso internazionale documentari propone 11 opere in anteprima nazionale, tra cui The Special Need. L’amore secondo Enea di Carlo Zoratti, con protagonista un ragazzo autistico che vuole fare sesso alla “luce del sole”. Dato che l’Italia non offre soluzione legale al suo desiderio, s’imbarca in un viaggio in Europa con gli amici Carlo ed Alex, per risolvere il problema. Il documentario uscirà nelle sale italiane il 2 aprile distribuito da Tucker Film.
Sempre distribuito da Tucker è Parole povere, documentario, fuori concorso, di Francesca Archibugi dedicato all’incontro con il poeta friulano Pierluigi Cappello. La regista racconta così l’incontro: “Mi serve avere un libro di poesia contemporanea sul comodino, perché è il più forte antidoto contro l’ansia e la noia. Mi sono avvicinata a Pierluigi quando è diventato, appunto, il mio compagno di comodino. Non ci conoscevamo, eppure eravamo già intimi”.
Fra i 16 cortometraggi selezionati a concorrere al Premio TFF Corti, ci sono l’italiano Anna diretto da Diego Scano e Luca Zambolin con Lucia Mascino protagonista, il polacco Flora e fauna del regista Piotr Litwin, fra i produttori Fabio Grassadonia e Antonio Piazza autori di Salvo.
Nella selezione non competitiva di 15 cortometraggi di animazione troviamo gli italiani Bruno libero di Daniel Maculan, Damiano Zanchetta e Cantarella di Diego Dada. Anche quest’anno i premi al Miglior Lungometraggio, al Miglior Cortometraggio e al Miglior Documentario saranno attribuiti dal pubblico.
Nella sezione Sorprese di genere, attenta ai titoli di successo al botteghino dell’Europa centro-orientale, viene presentato Scherzi da prete di Vinko Brešan, grande successo al box office croato, prossimamente nelle sale italiane con Officine Ubu a maggio. E’ la storia di un giovane sacerdote, che spinto dal desiderio di aumentare il numero delle nascite sull’isola della Dalmazia dove vive, inizia segretamente a bucare tutti i pacchetti di preservativi prima che vengano venduti.
Il festival dedica un omaggio a Sergej Paradžanov (1924-1990), autore di origini armene dalla breve ma folgorante filmografia, vissuto in povertà e perseguitato dal regime sovietico.
Gli Italian Screenings (dal 20 al 22 gennaio all’Hotel Savoia) presenteranno ai potenziali distributori internazionali: La mia classe di Daniele Gaglianone, Piccola patria di Alessandro Rossetto, Il treno va a Mosca di Federico Ferrone e Michele Manzolini e Indebito documentario scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre, “viandanti nel luogo simbolo della crisi, la Grecia”.
Tra le novità del Trieste Film Festival, è presente quest’anno una sezione dal titolo Trieste FF Arthouse: una piccola vetrina dove arte e cinema si intrecciano, realizzata in collaborazione con Sky Arte.
Si svolgerà il 19 gennaio al Teatro Miela la tavola rotonda sul cinema “made in FVG” a cui interveranno i registi Alberto Fasulo, Matteo Oleotto e Carlo Zoratti.
Giunge alla quarta edizione il Premio Corso Salani a cui partecipano: Frastuono di Davide Maldi e Lorenzo Maffucci, Storie del dormiveglia di Luca Magi, Let’s Go di Antonietta De Lillo e Giovanni Piperno. Nello di Alessandra Locatelli e Voglio dormire con te di Mattia Colombo.
Tra i lungometraggi fuori concorso troviamo Nemico di classe dello sloveno Rok Biček, in sala a settembre con Tucker. Lunedì 20 gennaio, alle ore 16, il Teatro Miela ospita la masterclass di Gianfranco Rosi, autore di Sacro GRA.
Tra gli Eventi speciali: da Doc Portrait: Franco Giraldi (work in progress) di Luciano De Giusti a Lino Miccichè, mio padre. una visione del mondo del figlio Francesco Miccichè, fino all’omaggio ad Alberto Farassino con Pays barbare di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e con Omaggio ad Alberto di Tatti Sanguineti.
Al workshop Eastweek, Scriptwriting Workshop for New Talents partecipano, oltre ai progetti selezionati tra le scuole di cinema dell’Europa centro orientale, Lorenzo Zeppegno ed Alessandro Padovani, i finalisti del Premio Mattador 2013 al miglior soggetto.
Grande novità della 25° edizione è l’offerta streaming di alcuni titoli del programma ufficiale disponibili gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Per assistere alla visione dei titoli del Trieste Film Festival basta collegarsi alla pagina http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/, registrarsi e attivare un profilo ‘free’ oppure ‘unlimited’.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis