Si conclude la 28a edizione del MedFilm Festival, il festival dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, tornato in sala a Roma dal 3 al 13 novembre. Cinema Savoy, Museo Macro, Casa delle Letterature sono i luoghi che hanno ospitato il programma: 11 giorni di proiezioni, meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema.
Anche quest’anno una selezione dei film è stata fruibile online, fino al 13 novembre, su ITsART, la piattaforma per la cultura del MIC. Il festival, diretto da Ginella Vocca, ha visto la partecipazione di 65 film, in rappresentanza di 24 paesi, per un unico straordinario ospite d’Onore : il Mediterraneo.
L a Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Alberto Anile, Marco Delogu, Veronica Raimo, Baba Richerme, Roberta Torre ha consegnato il premio Amore e Psiche per il Miglior Film a Ta Farda di Ali Asgari (Iran, 2022, 86′): “Con ritmo coinvolgente, rigore d’autore e sensibilità, Ali Asgari racconta un giorno nella vita di una giovane madre di Teheran, denunciando intransigenze e soprusi ma lanciando un appassionante incitamento alla ribellione valido anche oltre i confini iraniani”.
Premio speciale della giuria a Burning Days di Emin Alper (Turchia, 2022, 130’): “Le voragini della memoria conducono il protagonista in un viaggio allucinato tra corruzione e tradizionalismo nella regione rurale dell’Anatolia. Emin Alper ci consegna un noir affascinante permeato di surreale inquietudine per attraversare le contraddizioni della Turchia odierna”.
Qui la lista completa dei premi.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis