Un cortometraggio sulla straordinarietà della ricerca, resa concreta dalla capacità di aiutare agli altri con determinazione quotidiana. Così Sostieni i supereroi racconta, tra poesia e realtà, la figura del ricercatore scientifico. Con un linguaggio immediato e uno script che arriva dritto al cuore, sbarca al cinema Sostieni i supereroi, pellicola nata dall’iniziativa di Responsabilità Sociale Movie Creative Contest, promossa dal Gruppo biofarmaceutico Dompé, in collaborazione con Good Short Films. Il concorso ha offerto a giovani sceneggiatori dai 18 ai 35 anni l’opportunità di cimentarsi nella ideazione di un testo pensato per il cinema, capace di raccontare in maniera creativa ed originale l’importanza della ricerca nel campo dell’innovazione scientifica, seguendo in piena libertà interpretativa il claim “Sosteniamo la ricerca per un mondo migliore”.
A dirigere il cortometraggio, che si basa sul soggetto di Emanuele Milasi, vincitore del Movie Creative Contest, è Duccio Chiarini, regista del recente Short Skin, apprezzato all’ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Sostieni i supereroi sarà trasmesso in tutti i cinema del circuito UCI in Italia a partire dal 14 novembre, Giornata mondiale del diabete. Disponibile in esclusiva sul sito del Gruppo Dompé, www.dompe.com, e sui canali social di Good Short Films, il cortometraggio potrà essere condiviso in rete utilizzando l’hashtag ufficiale dell’iniziativa, #SostieniiSupereroi.
Il cortometraggio di Rocco Anelli sarà proiettato a Roma con una proiezione evento il 29 novembre ore 19.00 presso il Cinema Azzurro Scipioni. Online il trailer ufficiale
Presentata a Venezia 80 e Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2024, l'opera del regista crotonese, scritta dal fratello Severino e con la fotografia di Daniele Ciprì, è un toccante e poetico inno alla pace
Il 18 novembre alle ore 19:00 presso il Cinema Caravaggio di Roma si terrà l'anteprima del cortometraggio diretto da Jacopo Marchini e prodotto da Movi Production
Il progetto di Lucilla Colonna si ispira liberamente al film La città delle donne di Federico Fellini, un'opera grottesca del 1980 che esplora l'incomunicabilità tra uomini e donne, rappresentata simbolicamente da un treno inghiottito da un tunnel oscuro