SuperCiak d’Oro a Paola Cortellesi. Personaggio dell’Anno: Matteo Garrone

L’attrice e regista premiata per 'C’è ancora domani'; all'autore di 'Io capitano', il Ciak d’Oro come Personaggio Internazionale dell’Anno del Cinema Italiano. Intanto, si continua a votare per la 38ma edizione del Ciak d’Oro 2023 del Pubblico: 9 categorie


La prima cerimonia dei Ciak d’Oro – a Roma, Galleria del Cardinale Colonna, nella serata del 20 gennaio 2024 – premia Paola Cortellesi con il SuperCiak d’Oro per C’è ancora domani, girato presso gli Studi di Cinecittà e film che ha dominato la stagione rilanciando il nostro cinema in sala.

Matteo Garrone, per il suo Io Capitano, riceve il Ciak d’Oro come Personaggio Internazionale dell’Anno del Cinema italiano.

Il SuperCiak d’Oro è stato assegnato a Paola Cortellesi per il soggetto, la sceneggiatura, l’interpretazione, la regia, che per lei è anche un esordio, di un film che “ha saputo coinvolgere e stupire, affascinare e far riflettere, rilanciando il nostro cinema grazie agli oltre 5 milioni di spettatori raccolti – primo incasso del 2023 nel nostro Paese – e andando oltre la pura fruizione per divenire un tema di discussione e condivisione grazie alla capacità di illuminare con originalità, misura, creatività, che in alcuni momenti diventa poesia, un tema chiave della convivenza civile come i rapporti tra i generi e la violenza domestica. C’è ancora domani – si legge ancora nelle motivazioni del Premio – unisce originalità di scrittura a una regia matura, innovativa, e a intuizioni artistiche e prove di recitazione di livello assoluto, evidenziando la straordinaria levatura e sensibilità creativa di Paola Cortellesi”.

La regista, con il Premio tra le mani, non ha dubbi: “il film nasce anche dalla fiducia che comincia nella nostra squadra di scrittura, con me ci sono Giulia Calenda e Furio Andreotti. Il film non è nato sotto la miglior stella: film d’epoca, drammatico, in bianco&nero, ma grazie alla fiducia di tutti poi ha preso vita. Però, potevo mai aspettarmi una cosa del genere??? No. Sul set, basta prepararsi: ho avuto una fiducia grande dalla produzione, con tre settimane di prove, utili per lavorare poi serenamente in modo serrato. Non ho mai pensato: ‘chi me lo fa fare?. Riccardo – Milani, il marito – a casa è il mio primo fan, mi ha sostenuta, sempre” 

Matteo Garrone, invece, riceve il Premio “per essere riuscito con Io capitano – un film straordinario per linguaggio, storia, tematica, codici visivi, affidato a due sconosciuti esordienti africani nel ruolo di protagonisti e su uno dei temi sensibili e divisivi del dibattito politico e culturale non solo dell’Occidente – a ottenere tre grandi risultati: il primo è un plauso unanime e un forte successo di pubblico in tutto il mondo, fino alla nomination ai Golden Globe, oltre che il Leone a Venezia per la Regia e la nomination per Io capitano come rappresentante del nostro cinema nella corsa agli Oscar; il secondo è un grande rilancio per la percezione internazionale della capacità del nostro Paese di creare arte cinematografica innovativa e originale; il terzo (e più importante): aver contribuito a un dibattito lacerante – e spesso mortificante per gli argomenti proposti – su uno dei grandi temi del nostro tempo, offrendo un punto di vista di verità in grado di aiutare la riflessione, ricordando l’importanza che sempre devono avere i principi di umanità e civiltà”.

Garrone, dal palco, spiega che: “quello che ho fatto è stato cercare di essere un intermediario, dare voce a chi ha vissuto questa esperienza; ascoltare e mettere il controcampo con la macchina da presa. Ho avuto la fortuna di avere attori puri e straordinari: se il pubblico sogna e viene portato in un’altra dimensione è grazie agli interpreti. C’è stata oggi la prima a Dakar in Senegal e il film uscirà in 20 Paesi dell’Africa, grazie a Pathé”.  

La serata di premiazione annovera anche la presenza dei finalisti della 38ma edizione dei Ciak d’Oro 2023 del Pubblico per il Cinema Italiano, qualificati nelle 9 categorie previste al termine del primo turno di votazioni, svoltosi dall’8 al 13 gennaio e nel corso del quale è stata raccolta, sul sito “ciakmagazine.it”, la significativa cifra di 133 mila voti.

Ciak d’Oro 2023 mantengono la caratteristica di  premio popolare al cinema italiano votato direttamente dal pubblico; ad assegnarli, nelle 9 categorie principali, sono infatti gli appassionati, votando il Miglior Film Drammatico, la Migliore Commedia, la Migliore Regia, il Miglior Attore e la Migliore Attrice protagonisti, oltre alla Migliore Canzone Originale in un Film e all’Attore o Attrice Rivelazione dell’Anno, senza distinzione di genere. L’8a categoria è il Miglior Esordio alla Regia. La 9a, la Migliore Locandina, il premio al poster per il cinema, spesso decisivo per catturare l’attenzione su un titolo; concorrono i film italiani usciti dall’1 novembre 2022 al 30 novembre 2023 (gli scorsi Ciak d’Oro avevano considerato i titoli fino al 30 ottobre dello scorso anno).

Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra i Ciak d’Oro e Sky Tg24, il canale all news indipendente diretto da Giuseppe De Bellis, che racconterà i Premi attraverso speciali e interviste ai protagonisti.

Le votazioni per le finali si svolgeranno dal 21 al 24 gennaio, ripartendo da zero, nella votazione che sancirà i vincitori dei Ciak d’Oro 2023. Quest’anno è possibile votare una sola volta al giorno, indicando in ogni occasione fino a tre preferenze per ogni categoria.

Ai Ciak d’Oro del Pubblico seguiranno in febbraio quelli ai Migliori Interpreti Non Protagonisti, alle Sceneggiature, ai Produttori, ai Direttori della Fotografia e agli altri protagonisti nelle cosiddette categorie “tecniche”, a giudizio di una giuria di 200 giornalisti di spettacolo e critici di cinema.

Di seguito, le shortlist con i finalisti in ciascuna categoria, in ordine sparso:

MIGLIOR FILM DRAMMATICO – FINALISTI

Cento domeniche                                 

Le otto montagne

Comandante                                          

L’ultima notte di Amore

Il primo giorno della mia vita          

Mia, accompagnato alla serata dal regista, Ivano De Matteo: “ho presentato il film davanti a 8000 studenti dei licei, e alla fine di ciascun incontro almeno 3/4 ragazze si avvicinavano per dire che le riguardasse. Mi inquieta che sia una tematica sommersa, e molte ragazze subiscano questa manipolazione psicologica, sono preoccupato, da genitore sento l’impotenza e spero il film abbia aperto una luce sopra una piaga sociale, al di là che vinca o non vinca”. 

 

MIGLIOR FILM COMMEDIA – FINALISTI

Grazie, ragazzi per cui è ospite della serata il regista, Riccardo Milani: negli ultimi tempi l’accostamento alla cultura e all’arte s’è un po’ sbriciolato, e il film cerca di fare questo. Inoltre, come c’è necessità di giustizia nel nostro Paese, c’è anche necessità di una seconda opportunità”. 

Mixed By Erri

Il grande giorno             

Scordato

Il sol dell’avvenire         

Tre di troppo

 

MIGLIOR REGIA – FINALISTI

Antonio Albanese (Cento domeniche)

Nanni Moretti (Il sol dell’avvenire)

Marco Bellocchio (Rapito)

Ferzan Ozpetek (Nuovo Olimpo) “Essendo il mio film in piattaforma non pensavo di rientrare nella selezione. Io ho raccontato una cosa che m’è capitata, volevo mettere un punto e girare la pagina, ed è stato così”.

Riccardo Milani (Grazie, ragazzi)

Alice Rohrwacher (La chimera)

 

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA – FINALISTI

Claudio Bisio (L’ultima volta che siamo stati bambini)

Alessandro Marzullo (Non credo in niente)

Giuseppe Fiorello (Stranizza d’amuri) “È un pezzo di vita, di terra, degli anni della mia adolescenza. Questa storia l’ho sempre sentita e a un certo punto ho approfittato del mestiere che faccio per approfondirla. C’è una dedicata a Franco Battiato, che ho conosciuto per caso una mattina alle 5 sulla spiaggia di Donnalucata: il film è dedicato ai due ragazzi di Giarre e a Franco”. 

Micaela Ramazzotti (Felicità)

Pilar Fogliati (Romantiche)

Michele Riondino (Palazzina Laf) “L’acciaieria è d’attualità a Taranto da svariati decenni e ritorna come notizia in maniera costante, è un nodo che nessuno vuole sciogliere: col film, per parlare di ricatto, ho scelto una storia che ne è l’emblema. Il film viene percepito a Taranto come una forma di autoanalisi e mi fa molto piacere: noi ci rispecchiamo nel personaggio di Caterino, vittima-carnefice, perché noi tarantini siamo frutto di un esperimento sociale. Da attore, per la prima volta non ho avuto il tempo di prepararmi per il personaggio, ma lui è il frutto del mio rapporto con i tarantini e ho messo in scena la traduzione della mia esperienza”.

 

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – FINALISTE

Magherita Buy (Il primo giorno della mia vita, Il sol dell’avvenire)

Linda Caridi (L’ultima notte di Amore)

Anna Foglietta (I peggiori giorni)

Miriam Leone (Diabolik: Chi sei?, War-La guerra desiderata)

Teresa Saponangelo (I limoni d’inverno)

Valeria Solarino (Quando)

 

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – FINALISTI

Christian De Sica (I limoni d’inverno) “Io devo ringraziare Caterina Carone, perché arrivo dalla commedia e dalla farsa, e questa è la prima volta che faccio un buono, per bene. Il film non l’ha visto nessuno perché è uscito in 18 copie. Però per la prima volta ho avuto critiche belle: “ah, De Sica sa recitare”. Quando uscivo con i film di Natale, 700 copie, dicevano malissimo: sono uscito con 18 e… è stranissimo”. 

Pierfrancesco Favino (Comandante, L’ultima notte di Amore)

Alessandro Gassmann (L’ordine del tempo, Il mio nome è vendetta)

Edoardo Leo (Mia, L’ordine del tempo)

Valerio Mastandrea (C’è ancora domani, Il primo giorno della mia vita, Diabolik 2 e 3)

Michele Riondino (Palazzina Laf)

 

RIVELAZIONE DELL’ANNO – FINALISTI

Sara Ciocca (Io sono l’abisso, Improvvisamente Natale, Nina dei lupi) “Questo mondo, il cinema, è la mia salvezza, la mia cura, dove trovo la mia felicità: ringrazio quelli che mi hanno cresciuta per seguire il sogno della mia vita: speriamo”.

Domenico Cuomo (Mimì e il principe delle tenebre)

Damiano Gavino (Nuovo Olimpo) “Ogni esperienza lavorativa ti porta a raggiungere un valore aggiunto di te stesso. Ferzan è formidabile perché arriva sul set e si fa coinvolgere anche da un colore: è un artista”. 

Romana Maggiora Vergano (C’è ancora domani) “Io sono molto affezionata a questa sceneggiatura: è un grande regalo quando si può sviluppare un personaggio anche senza le parole”. 

Valentina Romani (Il sol dell’avvenire) “E’ stato un anno molto fortunato e sono grata di aver fatto il film prestigioso di Nanni, sono fan di Moretti da sempre; la sacralità dei particolari del set è un insegnamento che mi porterò dietro tutta la vita”. 

Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro (Stranizza D’Amuri) “Inizialmente ho avuto una grande paura – afferma quest’ultimo – ma grazie a Beppe abbiamo subito pensato all’amore descritto nel film, così abbiamo cominciato a viverlo e amarci, ed è stata la chiave di lettura giusta per affrontarlo”.

 

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE IN UN FILM – FINALISTI

La mia terra, scritta e interpretata da Diodato (Palazzina Laf)

Leggera, scritta e interpretata da Levante (Romantiche)

O dj (Don’t give up), scritta e interpretata da Liberato (Mixed by Erry)

 

MIGLIORE LOCANDINA – FINALISTI

Mimì il principe delle tenebre

C’è ancora domani         

Le otto montagne

Comandante                   

L’ultima volta che siamo stati bambini

Io capitano

Nicole Bianchi
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