SULMONA 2001

Il cinema italiano e Ovidio, il poeta dell’amore. Anche quest’anno Sulmonacinema Film Festival, giunto ormai alla 19/a edizione e in corso nella cittadina abruzzese fino al 10 novembre, è dedicato ai suoi temi d’elezione. In concorso, nella manifestazione diretta da Roberto Silvestri, otto opere prime e seconde, selezionate dalla giuria presieduta da Vieri Razzini e composta da otto studienti di cinema. Quattro i premi: gli Ovidio d’argento per il miglior film, migliore regia, miglior attore e migliore attrice.
Partecipano al festival I nostri anni di Daniele Gaglianone, Almost Blue di Alex Infascelli, Tornando a casa di Vincenzo Marra, Asuddelsole di Pasquale Marrazzo, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, Alla rivoluzione sulla due cavalli di Maurizio Sciarra, I lupi dentro di Raffaele Andreassi, Come si fa un Martini di Kiko Stella.

Ma il rapporto con il cinema italiano è un rapporto vissuto anche “a distanza”, come nel caso delle due retrospettive, quella dedicata al regista italo-canadese Paul Tana, in particolare ai suoi tre film che raccontano la Little Italy di Montreal – è un progetto ideato e curato da Daniela Sanzone – e quella in omaggio al tunisino Mahmoud Ben Mahmoud.
Alla latinità di Ovidio sono inoltre dedicati L’art d’aimer di Walerian Borowczyk, pellicola bocciata dalla censura e l’omaggio a Rodolfo Valentino che prevede alcuni film con commento musicale dal vivo in sala.