Strategie dell’Istituto Luce


Dai due estremi opposti del pianeta è nato un gemellaggio per promuovere il cinema. Italia e Australia hanno stretto un accordo per produrre, distribuire e promuovere film nei due Paesi. Un’intesa, siglata dall’Istituto Luce e dal gruppo Palace Film, diversa dai patti internazionali che solitamente si stipulano in nome del grande schermo. L’accordo è stato firmato da Angelo Guglielmi, presidente dell’Istituto Luce, al quale abbiamo chiesto i dettagli del contratto. Qual è la novità di questo accordo? Di solito queste intese sono annunciate con grandi dichiarazioni di intenti che poi rimangono lettera morta. A noi, però, non interessava fare un’operazione di facciata, quanto piuttosto mettere in cantiere un progetto con riscontri concreti. Per questo ci siamo messi in società con il gruppo australiano, investendo ciascuno del denaro, che è l’unico modo per assicurarsi l’impegno effettivo di tutte e due le parti. Quando qualcuno rischia in prima persona è ovvio che poi si darà da fare per vendere il prodotto. Una formula di successo. C’è già qualcosa in lavorazione? Il primo progetto è già partito. Si tratta di Da morire, un film di un Paul Goodman, un giovane sul quale in molti sono pronti a scommettere. Su questo film noi abbiamo investito circa 400 milioni di lire, mentre i nostri partner ne hanno sborsati 200. Ma non è finita qui. Abbiamo comprato anche una commedia di un regista emergente che si intitola Better than sex. L’accordo durerà 18 mesi, poi vedremo, in base ai risultati. E per quanto riguarda il cinema italiano? C’è qualcosa che pensate di lanciare in Australia? Qui c’è un problema di mercato. Vendendo film come I cento passi o Pane e tulipani non si guadagna più di dodici, quindici milioni di lire. È evidente, quindi, che il nostro interesse in questo senso sia limitato. Certo, si potrebbe pensare anche a qualche produzione da fare a braccetto, ma l’Australia è interessata solo a lavori in lingua inglese, e di questo dobbiamo tenere conto. Come mai avete pensato proprio all’Australia? Il cinema a Sydney e Melbourne è un mercato dinamico e in grande espansione, quindi è bene cavalcare fin da ora un’onda che sarà di sicuro di successo. Avete già fatto qualche stima economica? Non nei dettagli, ma il principio è molto semplice: investire poco e guadagnare molto.

autore
07 Dicembre 2000

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