Stop al buco con sala di 446 posti

Un cubo rosso copre il famoso buco della vergogna a fianco del Palazzo del Casinò, e la Mostra schiera così una sala, tecnologicamente all'avanguardia, che porta a 5.32 l'offerta di posti disponibili


Un cubo rosso copre il famoso buco della vergogna a fianco del Palazzo del Casinò, e la Mostra del Cinema schiera così una sala da 446 posti, tecnologicamente all’avanguardia, che porta a 5.832 l’offerta di posti disponibili, tra Palazzo del Cinema, Palazzo del Casinò e PalaBiennale.
“E’ un bel giorno sospirato da tempo” dice il presidente della Biennale Paolo Baratta, con accanto il sindaco Luigi Brugnaro. Prevista, al momento, la presenza del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, mentre la tragedia del terremoto ha determinato l’annullamento della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ad aprire la programmazione della nuova sala, che dà il via a una nuova sezione della rassegna, la proiezione del film di Gabriele Muccino L’estate addosso.

Ogni anno, per la Mostra del Cinema, sul buco, definitivamente coperto dal Comune, ci sarà la struttura provvisoria della Sala Giardino – costo iniziale oltre 500mila euro, ma di cui un terzo per impianti che saranno permanenti – mentre l’amministrazione locale sta lavorando a un progetto per la riqualificazione dell’intera area del Lido. Tra i lavori previsti, come ha spiegato all’Ansa il sindaco, interventi all’interno ed esterno del Palazzo del Casinò o la ‘promenade’ che va dal De Bains all’Excelsior.

Venezia 73

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Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

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Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

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Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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