Una trentina di consiglieri di maggioranza (Pdl, Lega Nord, Udc, Fli) e d’opposizione (Pd) della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha approvato poco prima di Natale un ordine del giorno, collegato alla legge finanziaria, che impegna la Giunta a non concedere finanziamenti per produzioni cinematografiche che non rientrino nelle finalità della legge 21/2006. In particolare per il film di Marco Bellocchio, Bella addormentata, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, la donna morta in una clinica di Udine nel febbraio 2009 per l’interruzione dell’alimentazione artificiale dopo 17 anni di stato vegetativo.
Le finalità della legge sugli audiovisivi – afferma al ‘Piccolo’ Edoardo Sasco capogruppo dell’Udc, primo firmatario del documento – non prevedono in alcun modo finanziamenti per produzioni cinematografiche come quello relativo alla storia di Eluana Englaro, ma riguardano la promozione del territorio, senza contare il fatto che il sostegno a una produzione privata e a fine di lucro rischia di essere considerata aiuto di Stato”.
Sergio Lupieri, consigliere regionale del Pd, ha sottoscritto l’ordine del giorno: “Ognuno di noi ha vissuto e ricorda la storia di Eluana in modo personale, condividendo o biasimando scelte e decisioni che ognuno di noi si augura di non dover mai prendere, ma comunque rispettando quelle prese. Ma cosa diversa è trasformare questa vicenda così drammaticamente reale in una fiction, in uno spettacolo dove ogni particolare assume specifico e puntuale significato. Francamente il rischio di un uso strumentale della storia di Eluana è troppo forte, e non dobbiamo assolutamente correrlo”.
Cattleya produce il film e intende avvalersi di un finanziamento regionale, attraverso la Friuli Venezia Giulia Film Commission che ha avuto ricevuto insieme alla richiesta la sceneggiatura, firmata dal regista con Veronica Raimo e Stefano Rulli. “Quella della giunta è stata una presa di posizione preventiva su un film di cui nessuno dei partecipanti sa nulla, sono sicuro che si ricrederanno. Quello che conta è il parere della Film Commission”, dichiara alla ‘Repubblica’ il produttore Riccardo Tozzi. E spiega che La bella addormentata, le cui riprese cominceranno a fine gennaio, non è un film sul caso Englaro: “E non sarebbe neanche esatto dire che è ispirato. Il film racconta tre diverse storie di fantasia che si svolgono nel clima degli ultimi giorni di vita di Eluana. La sua vicenda resta di sfondo attraverso notiziari e materiale documentario. Alba Rohrwacher ad esempio interpreta una giovane militante cattolica che in quel periodo sta con un gruppo di sostegno alla vita di Eluana. Suo padre è Toni Servillo. Nel cast delle altre storie – una è su un ragazzo e una ragazza che non hanno nulla a che vedere con il caso – ci sono Pier Giorgio Bellocchio e Michele Riondino. Non vorrei sostituirmi a Bellocchio – conclude Tozzi – ma posso dire che il tema è sulla vita e sulla morte, al centro e predominante è il tema dell’importanza della vita. È un film di grande intensità spirituale, senza nessuna irrisione nei confronti delle posizioni cattoliche”.
E sulla vicenda dell’ordine del giorno votato dal consiglio regionale della Regione Friuli, interviene Beppino Englaro, padre di Eluana: “Bellocchio si ispira a questa vicenda, in particolare agli ultimi giorni di vita di Eluana, guardandola dal punto di vista politico ma sullo sfondo ci sono i grandi temi della vita e della morte. Quando si muove un regista del suo livello si dovrebbe solo essere curiosi di vedere la sua immaginazione cosa riuscirà a creare, non reagire in maniera limitata. Nel film non c’è la figura di Eluana né la mia – continua Englaro – Non hanno capito che il film non è contro nessuno e che questo tema va, in ogni caso, affrontato. Continuare su questa strada è quasi assurdo”.
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