CANNES – “Non c’è solo satira in The square c’è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d’oro senza contenuti”. Così un eccitato Ruben Ostlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d’oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? “No, no con nessuno, è solo mia”. The Square è il quarto lungometraggio di Östlund presentato a Cannes, dopo Forza maggiore (2014), Play (2011) e Involuntary (2008), ma è il primo in concorso. Il regista ha voluto sottolineare che la Svezia ha una importante tradizione cinematografica, citando Roy Andersson vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 2014 con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza.
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"
Sia The square di Ruben Ostlund che 120 battements par minute di Robin Campillo, rispettivamente Palma d'oro e Grand Prix a Cannes, usciranno in Italia distribuiti dalla società di Vieri Razzini e Cesare Petrillo