VENEZIA – Al via la nuova stagione di Splendor, il programma televisivo che esplora, in modo inedito, il mondo del cinema visto come un luogo dove teatro, musica, letteratura, fumetto e arti visive si attraggono e dialogano. “Abbiamo voluto rovesciare una certa prospettiva che vede il cinema come un’arte che basta a se stessa, spiega Mario Sesti, conduttore del programma in cui si parla non solo di attualità cinematografica ma anche di cultura in generale. “Vogliamo allargare gli orizzonti, contaminare e fondere le arti, mettere insieme gli elementi”. Le nuove puntate andranno in onda a partire dal 10 settembre ogni sabato alle 24,00 su Iris e online, la domenica, su MYmovies.it. Tra i protagonisti delle prime puntate: Gabriele Muccino, Roan Jhonson, Isabella Ragonese, Sabrina Impacciatore, Greta Scarano, Michele Alhaique, Sergio Rubini, Emanuele Salce, Antonia Liskova, Raphale Gualazzi, Luca Argentero, Fabio Troiano, Stefani Fresi, Roberto Faenza.
Tra gli ospiti presenti all’incontro al Lido di Venezia, moderato da Laura Delli Colli, Roberto Cicutto Presidente e AD di Istituto Luce Cinecittà, Marco Costa, Direttore Reti Tematiche Free Mediaset, Carlo Gorla, Responsabile Sviluppo Format Direzione Generale Informazione Mediaset, Giancarlo Zappoli Direttore di MYmovies.it, Max De Carolis e Mario Sesti coautori di Splendor. Testimonial al Lido del programma Roberta Mattei, una delle ospiti della prima stagione, che torna a Venezia dopo il successo dello scorso anno di Non essere cattivo: “Ho chiesto di tornare a Splendor, uno spazio cui sembra di stare a casa, in un contesto familiare che invoglia alla conversazione. Dove non ci sono domande banali e si parla di cinema in maniera originale”. Un’opportunità da non perdere per la rete tematica Mediaset Iris per arricchirne il palinsesto e l’offerta, come sottolineaMarco Costa: “La competenza del suo curatore Mario Sesti, è non solo garanzia di qualità, ma anche un ottimo strumento per continuare sulla strada della innovazione e della unicità, da sempre tratti caratteristici e imprescindibili per la proposta cinematografica di Iris”. “Un prodotto che arricchisce e completa la nostra offerta, fa eco Carlo Gorla. Un format interessante e un prodotto di qualità, che distribuiremo anche nelle nostre piattaforme all’estero”.
Prodotto da RMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma ideato e curato da Sabina Ambrogi, Max De Carolis, Mario Sesti, scritto insieme a Nicole Bianchi, Fabio Luzietti e Gabriele Niola, con il coordinamento produttivo di Cristina Scognamillo, e Margherita Bordino e Valeria Santori in produzione.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"