Sarà presentata a Venezia 73 la nuova stagione di Splendor, il format tv che esplora il mondo del cinema come un focolaio dove teatro, musica, letteratura, fumetto e arte visiva finiscono per attrarsi, dialogare, mixare producendo senza sosta idee e cultura. Splendor va in onda ogni sabato alle 24 su Iris e online, la domenica, su MYmovies.it.
All’incontro al Lido di Venezia il 1° settembre alle ore 17.00 presso l’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior, saranno presenti Roberto Cicutto presidente e AD di Istituto Luce Cinecittà, Marco Costa, direttore Reti Tematiche Free Mediaset, Carlo Gorla, responsabile Sviluppo Format Direzione Generale Informazione Mediaset, Giancarlo Guzzo AD di MYmovies.it, Max De Carolis e Mario Sesti coautori di Splendor.
Prodotto da ERMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma Videonews, testata giornalistica della Direzione Generale Informazione di Mediaset.
“Esiste un pubblico di buona scolarizzazione che passa dai film ai libri, dai videogiochi ai fumetti, dal cinema d’autore alle serie TV, dalla musica pop all’opera, dalle grandi mostre ai festival: Splendor ha iniziato da marzo a battere questo ampio terreno usando i film come un joystick, il cinema come strumento polifonico che ti può portare in “alto” o in “basso”, nel massimo di sperimentazione per immagini e suoni dei grandi autori come nell’immaginario dei supereroi”, dice Mario Sesti, conduttore del programma.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"