Dopo l’esclusione di alcune categorie dalla “notte delle stelle” sono arrivate le proteste, a partire dal premio Oscar Tom Fleishman, un tecnico del suono celebre per decenni di lavoro con Martin Scorsese, che si è dimesso dall’Academy dopo l’annuncio del controverso piano. Per snellire la serata e far risalire l’audience sono state escluse dalla diretta gare importanti come l’editing, la colonna sonora originale, i set, il make up e il suono, oltre a tre categorie di short. I premi saranno consegnati sempre al Dolby Theater nell’ora che precede la trasmissione dal vivo durante la quale saranno mandati in onda, ma in versione registrata e abbreviata. Un portavoce di Fleischman ha confermato all'”Hollywood Reporter” le dimissioni. Non solo Fleischman ha espresso costernazionenel corso della cerimonia dei premi della Art Directors Guild,
Denis Villeneuve e Jane Campion hanno criticato la decisione dell’Academy: “Stanno gettando il bebè con l’acqua del bagno”, ha detto il regista di Dune “che ha ricevuto uno degli awards, mentre la Campion, in quarantena per Covid, ha definito il design “parte vitale nella creazione di un buon film”.
La voce più autorevole espressasi finora è però quella di Steven Spielberg, che ha osservato che quella del cinema “è una famiglia in cui ogni arte è indispensabile al pari di tutte le altre”. Intervistato da ‘Deadline Hollywood’, ha specificato “non sono d’accordo con la decisione. Siamo il mezzo di comunicazione più collaborativo del mondo. Siamo tutti assieme quando creiamo la magia e mi rattrista che non saremo tutti assieme in diretta quando saranno annunciati i premi”, ha osservato il regista che si è peraltro detto “poco ottimista” sulla possibilità che l’Academy stavolta faccia marcia indietro come accadde tre anni fa”.
Il film di Maura DelPero designato dall’Italia per la corsa all’Oscar è in concorso al Chicago Film Festival e sarà presentato anche all’AFI di Los Angeles
Sono ancora qui, già premiato per la Miglior Sceneggiatura a Venezia 81, è la scelta dell’Accademia del Cinema carioca per la corsa nella categoria del Miglior Film Internazionale
Accordi già chiusi per USA e Regno Unito, Oceania, parte dell’Europa e Medioriente, Africa francofona e Indonesia. In corso i negoziati per America Latina e Scandinavia
"Al suo film il compito di rappresentare, agli occhi di un pubblico internazionale, il cinema italiano che merita di essere promosso e valorizzato sempre di più", ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura