Sottodiciotto nel segno di Dickens

Subito dopo la chiusura del Torino Film Festival arriva un’altra rassegna in città, il Sottodiciotto, dal 6 al 15 dicembre, dedicato a un cinema vicino ai giovani ma che piace anche agli adulti. Diretto da Lia Furxhi e realizzato con un budget di 240.000 euro (70.000 in meno dell’anno scorso), ha tra i motivi di interesse un concorso riservato alle opere prodotte dai ragazzi (ne sono arrivate 400 da tutta Italia). Promosso dall’Aiace e sostenuto dagli enti locali, ha come tema l’identità di genere e propone, tra le tante opere provenienti da tutto il mondo, alcuni film sull’omosessualità. Ci sarà poi un programma speciale dedicato a Charles Dickens realizzato con il British Film Institute, il British Council e il Museo del Cinema di Torino, in occasione dei 200 anni dalla morte del grande scrittore inglese.

Molte le anteprime nazionali, a cominciare da Grandi speranze di Mike Newell, inserito nelle celebrazioni dickensiane, con Helena Bonham Carter e Ralph Fiennes, storia dell’incontro tra un orfanello e un ergastolano che, dopo vicissitudini varie, faranno fortuna. Il film uscirà in contemporanea nelle sale italiane, il 6 dicembre, in 150 copie. Newell, già autore di Harry Potter e il calico di fuoco, ha in progetto Reykjavik, sull’incontro avvenuto nel 1986 tra Gorbaciov (Christoph Waltz) e Reagan (Michael Douglas), uno dei passi essenziali che posero fine alla Guerra Fredda. 

Sempre tra le anteprime ci saranno l’atteso cartoon di Natale Sammy 2-la grande fuga, The We and The I di Michel Gondry, viaggio a bordo di un bus con alcuni studenti del Bronx, Everyday dell’eclettico regista inglese Michael Winterbottom, War Witch di Kim Nguyen, premiato a Berlino 2012, Sheer di Ruben Mazzoleni, esordio alla regia di un giovane regista torinese trapianto a New York, che ha già ottenuto i complimenti da Martin Scorsese, e Pulce non c’è di Giuseppe Bonito, tratto dal romanzo della scrittrice torinese Gaia Rayneri e girato sotto la Mole, visto e premiato ad Alice nella città. Da ricordare ancora le retrospettive dedicate a Sandrine Bonnaire e Jim Sheridan (Il mio piede sinistro, Nel nome del padre, Brothers), entrambi attesi a Torino, e il Premio Sottodiciotto Festival a Paolo Virzì.