Arriva al cinema dal 15 dicembre con Teodora Aquarius, di Kleber Mendonca Fihlo, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes e osannato dalla critica di tutto il mondo, il film segna il ritorno sul grande schermo di una straordinaria Sonia Braga, indimenticabile protagonista di Donna Flor e i suoi due mariti e Il bacio della donna ragno, qui nei panni di Clara, una donna che rivendica la propria identità culturale, politica e sessuale e il diritto di essere libera in un film che ha i colori della controcultura e dell’emancipazione femminile. Clara è un critico musicale in pensione e vive nel palazzo “Aquarius”, che si affaccia sullo splendido lungomare di Recife. Una compagnia immobiliare ha già acquistato tutti gli appartamenti dell’edificio per farne un condominio di lusso, ma Clara è decisa a non cedere il suo, a cui la legano molti ricordi familiari. Dopo i primi tentativi amichevoli, gli speculatori ingaggiano una vera e propria guerra fredda con la donna, in un crescendo di violenza psicologica: abituata a combattere da una vita, Clara non ha però intenzione di arrendersi, neanche davanti all’ultima, sconvolgente minaccia. Uscito tra mille controversie in Brasile, Aquarius è stato accolto da un grande successo di pubblico, diventando un vero e proprio manifesto di libertà e resistenza.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025