Sole di Carlo Sironi si è aggiudicato il Faro d’Argento della Città di Monopoli, nell’ambito del 21° Sudestival, Il festival lungo un inverno, che si svolge a Monopoli da gennaio a marzo. Ad attribuire il premio come miglior film è stata la Giuria Cinema composta da Maria Grazia Cucinotta, Franco Dassisti, Cristiana Paternò, Viviana Del Bianco, Mario Mazzarotto, Giancarlo Visitilli, Roberto Silvestri, con la seguente motivazione: “per la narrazione asciutta ed essenziale con cui porta sullo schermo un tema delicato come la maternità surrogata, senza mai giudicare, e per lo sguardo attento con cui accompagna i due giovani protagonisti nella loro evoluzione, verso una nuova consapevolezza, attraverso un universo di sentimenti ridotti e di vite piegate in un assoluto presente”.
Il festival ha inoltre consegnato i seguenti riconoscimenti. Il premio Albergo Diffuso per il miglior documentario del concorso Sudestival Doc., indicato dalla giuria composta da Chiara Valenti Omero, Maurizio Nichetti, Michele Sancisi è stato assegnato a Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Manetti con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare una storia purtroppo realmente accaduta con rara sensibilità, utilizzando materiali che proprio per la loro qualità non professionale diventano ancor più preziosi ai fini della narrazione, e per aver trasmesso un messaggio forse sottovalutato all’epoca dei fatti ma che oggi acquista un valore emotivo, storico e culturale di grande impatto”.
La giuria ha inoltre deciso di attribuire una menzione speciale al documentario Tony Driver di Ascanio Petrini “per l’originalità della narrazione, che confonde lo spettatore in un clima tra finzione e realtà che tiene molto alta l’attenzione, toccando temi quanto mai attuali con un’ottima regia ed attenzione fotografica, ed una buona colonna sonora”.
Il Premio Sguardi è stato assegnato dalla Giuria Giovani, composta da oltre 800 studenti delle scuole di Monopoli e Conversano, all’opera prima Nevia di Nunzia De Stefano: “per la sensibilità e la forza con cui, partendo da un vissuto intimo e personale, è riuscita a sdoganarsi dagli asfittici cliché regionalistici per svelare un orizzonte altro, fatto di incontri, di bellezza e di poesia. Una storia di coraggio e emancipazione, tutta al femminile, che insegna a non arrendersi mai”.
La Giuria del Pubblico ha attribuito il Premio Masseria Santa Teresa Resort a Picciridda – con i piedi nella sabbia di Paolo Licata con la seguente motivazione: “per la delicatezza con cui ha saputo raccontare i silenzi di figure femminili indimenticabili, per la meraviglia con cui ha reso i paesaggi della Sicilia degli anni ’60, profondamente segnata dalla migrazione, protagonisti stessi della narrazione e capaci di riannodare fili violentemente troncati, per essere riuscito a fare di una storia privata un racconto universale, senza tempo e senza spazio”. Il film di Licata si è inoltre aggiudicato l’importante Premio Sudestival Socially Inclusive, ovvero la sottotitolazione per i non udenti per promuovere la cultura del rispetto e dell’integrazione e consentire anche a chi ha problemi di udito di andare al cinema. Infine il Premio Gianni Lenoci per la migliore colonna sonora, riconosciuto dalla Giuria del Conservatorio di Musica Nino Rota di Monopoli, è andato al Maestro Pericle Odierna con la seguente motivazione: “Lieve, delicata, allusiva ma anche forte, potente, esplicita e drammatica. La colonna sonora di Picciridda raccoglie l’eredità della tradizione musicale italiana, l’esperienza e la lezione del miglior cinema popolare reinventando e modulando – attraverso l’uso degli strumenti, degli arrangiamenti e delle orchestrazioni – le forme musicali in chiave attuale senza perdere le antiche radici. La forza, il rigore e la coerenza dei brani composti ed eseguiti rafforzano il tono e moltiplicano l’effetto drammaturgico del film, la scrittura della sceneggiatura, la recitazione degli attori, il lavoro del regista”.
La Giuria ha assegnato anche una menzione speciale alla colonna sonora di Erika M. Anderson per il film Mi chiedo quando ti mancherò di Francesco Fei, “colonna sonora che sceglie la forma della discrezione, dell’understatement, della misura e della sottrazione. I brani spaziano in ambiti musicali differenti ripercorrendo varie modalità espressive, generi, suoni, atmosfere rivisitate in forma coerente e personale accrescendo di intensità ed efficacia la struttura narrativa dell’opera”.
A ricevere il premio Cinema Teatro Vittoria come miglior cortometraggio è stato Sugarlove di Laura Luchetti: “per l’originalità del soggetto, la profondità della scrittura, la raffinatezza della messa in scena e la bellezza delle animazioni”.
La giuria, costituita da Mauro Gervasini (presidente), Andrea Minuz, Luca Scivoletto ha inoltre riconosciuto una menzione speciale a Mercurio di Michele Bernardi “per la poeticità con cui affronta un tema anche politicamente forte. Particolarmente apprezzati la musica originale di Luca D’Alberto e il montaggio sonoro”.
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