Nell’anno in cui Palermo è capitale italiana della cultura, dal 2 all’8 luglio si tiene il Sole Luna Doc Film Festival nella cornice di Santa Maria dello Spasimo. La selezione vede 27 film documentari in concorso, di cui 18 anteprime nazionali. I documentari sono divisi in 3 sezioni: la sezione Human Rights che raccoglie documentari che raccontano con grande potenza visiva storie di diritti negati, mortificati o conseguiti; The Journey, che assume il viaggio come esperienza e metafora della dimensione umana; la novità di quest’anno, Short Docs, una rassegna di corti su temi cruciali della nostra contemporaneità, il lavoro, i rapporti di genere, la maternità e la questione migratoria.
A decretare i film vincitori sarà la giuria internazionale, presieduta quest’anno dal regista iraniano Nima Sarvestani. I giurati assegneranno un premio al miglior documentario e le menzioni speciali a miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio e documentario più innovativo. Altre due giurie speciali composte da giovani studenti degli istituti superiori e da minori stranieri non accompagnati – valuteranno rispettivamente le sezioni Human Rights e Short Docs. Verranno assegnati inoltre il Premio Sole Luna – Un ponte tra le culture, conferito dalla presidente dell’Associazione e del festival Lucia Gotti Venturato e il premio del pubblico. La rassegna fuori concorso Renegotiating Identities, composta da 12 video-art selezionati dalla curatrice Sofia Gotti in occasione della biennale MANIFESTA 12, affronterà il tema dell’identità rinegoziata, attraverso l’opera di celeberrimi artisti e performers.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis