SODANO LASCIA LA EAGLE

“Era tempo di cambiare. Avevo portato a termine il mio compito. Al mio arrivo gli utili della Eagle erano pari a 36 milioni di euro. Nel 2002 sono arrivati a 74”. Così Giampaolo Sodano motiva la sua decisione di lasciare la poltrona di presidente della Eagle Pictures. Al suo posto va Luigi Sala, presidente della società di private equity di B&S, gruppo che controlla una consistente quota della società. “Una buona scelta – commenta Sodano – La società è arrivata ad un tale livello di ricavi che la gestione finanziaria è centrale. Tre anni fa, quando sono arrivato io, il problema era sviluppare il know how sul prodotto, ora la situazione è diversa”.
Sodano, anche presidente dell’Unidim, l’unione distributori, aveva assunto l’incarico nel 2000 chiamato dai fratelli Ciro e Stefano Dammicco, fondatori della compagnia: “Il mio contratto è scaduto nel gennaio 2003. Nella scelta di non rinnovarlo ha influito anche l’orientamento del core business della società verso la distribuzione e il rinvio dell’impegno produttivo”.
Eagle ha infatti bloccato la coproduzione dei 4 lungometraggi del format multimediale Eagle Flies to Piemonte: Waterline (La soglia del mistero) di Lamberto Bava, Fatal True (Verità fatale) di Jordi Frades e Whirlwind (Beate e suo figlio) dell’esordiente Massimo Cappelli e Blackberry Wine (Vino, patate e mele rosse) tratto dall’omonimo romanzo di Joanne Harris, l’autrice di Chocolat. Ma il manager annuncia: “Sono in trattative con un’altra società italiana per la cessione dell’intero pacchetto” . E rilancia: “Non ho cambiato idea circa la possibilità di esportare il format in altre regioni italiane: in particolare ho buoni rapporti con Basilicata e Liguria”.
Per il futuro Sodano, 40 anni di tv alle spalle, ex presidente della Sipra, ex direttore di Raidue e di Canale 5, non esclude la possibilità di un ritorno al piccolo schermo: “Perché no?” glissa.