Silvio Soldini e Alina Marazzi al Premio Amidei

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Si svolgerà dal 13 al 19 luglio il 36° Premio Amidei – Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica nelle storiche sedi del Palazzo del Cinema-Hiša Filma e del Parco Coronini Cronberg di Gorizia. L’idea di fondo è quella di un Arcipelago delle Narrazioni, che si offre come costellazione di proposte legate alle scrittura dedicata al mondo del cinema, della tv e del web.
Al Premio alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica concorrono: L’altro volto della speranza di Aki Kaurismäki, Il cliente di Asghar Farhadi, Io, Daniel Blake di Ken Loach, Lasciati andare di Francesco Amato, L’ora legale di Ficarra&Picone, La ragazza del mondo di Marco Danieli e La tenerezza di Gianni Amelio.
Fuori concorso verrà proiettato Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.

Il Premio all’Opera va a Silvio Soldini, autore che si è distinto per l’eleganza figurativa, lo sguardo impegnato, l’interesse verso un tempo storico che ha perduto ogni certezza e una spiccata sensibilità rivolta all’esplorazione sociale.
Di Soldini verrà riproposta un’ampia retrospettiva capace di coprire 35 anni di attività: Drimage (1982), Giulia in ottobre, L’aria serena dell’ovest, Femmine, folle e polvere d’archivio, Un’anima divisa in due, Le acrobate, Pane e tulipani, Brucio nel vento, Agata e la tempesta, Giorni e le nuvole, Cosa voglio di più, Il comandante e la cicogna, Il fiume ha sempre ragione (2016).

Il Premio alla Cultura Cinematografica verrà assegnato a “I ragazzi del Cinema America”, ispiratori di un movimento giovanile bottom up, nato per recuperare i cinema storici di quartiere, dal Piccolo America di Trastevere alla sala Troisi, proponendo rassegne cinematografiche aperte a tutti, animando l’Arena di San Cosimato a Roma e trasformando il degrado in occasione di cultura e aggregazione.
E ancora le sezioni: Arcipelago. Geografie e viaggi tra il cinema e le arti offre una retrospettiva di titoli che invitano a compiere un viaggio immaginifico, sorvolando la storia del cinema italiano dall’alto, sopra le acque del Mediterraneo: Terra di nessuno di Mario Baffico, 1939, Il grido della terra di Duilio Coletti, 1948, Il postino di montagna di Adolfo Baruffi e Dino Buzzati, 1951, I girovaghi di Hugo Fregonese, 1956, Agostino di Mauro Bolognini, 1962, Li mali mestieri di Gianfranco Mingozzi, 1963, Nostos – Il ritorno di Franco Piavoli, 1989, Bàrnabo delle montagne di Mario Brenta, 1994 e L’attesa di Pietro Messina, 2015.

Racconti privati, Memorie Pubbliche prosegue il tradizionale lavoro di ricerca e di riuso creativo dei materiali d’archivio. Questa volta si tratta dei filmati amatoriali del Fondo Ugo Pilato (insegnante siciliano, trasferitosi a Gorizia con la famiglia nel primo dopoguerra, appassionato di cinema amatoriale) che hanno ispirato un lavoro di rilettura e di creazione sperimentale sulla Gorizia degli anni ’50 e ‘60.
Ospite della sezione è la regista Alina Marazzi con Un’ora sola ti vorrei e Per sempre, che condurrà una master-class.

Lo Spazio Off propone il focus “Sedimenti. Folclore e Credenze nel recente cinema off italiano”, indagando la religiosità nel cinema italiano contemporaneo: Liberami di Federica Di Giacomo, In fondo al bosco di Stefano Lodovichi, Cuori puri di Roberto De Paolis, Indivisibili di Edoardo De Angelis, Uomini proibiti di Angelita Fiore e La pelle dell’orso di Marco Segato.
La sezione dedicata alla Scrittura seriale si occuperà di uno dei padri dello storytelling audiovisivi: Joseph Campbell. I suoi studi sulla mitologia – che hanno individuato una connessione segreta tra produzioni culturali all’apparenza molto distanti – sono alla base dell’intuizione del “viaggio dell’eroe”, una delle strutture narrative universali. Il Premio Amidei presenta l’intervista, inedita per gli schermi italiani, concessa da Campbell al giornalista Bill Moyers: documento straordinariamente interessante e prova dell’intelligenza creativa e della vastissima cultura del mitologo.

Amidei Kids porterà i piccoli partecipanti alle origini del cinema d’animazione con Le avventure del Principe Achmed un film del 1926 della regista tedesca Lotte Reiniger.
Da segnalare infine la masterclass con Doriana Leondeff e Massimo Gaudioso, e la presentazione del libro di Gian Piero Brunetta “Attrazione fatale. Letterati italiani e letteratura dalla pagina allo schermo. Una storia culturale” (edizioni Mimesis).

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