La nona edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) presenta una selezione competitiva composta da sette cortometraggi realizzati da registi italiani che non hanno ancora esordito nel lungometraggio di finzione, oltre a due eventi speciali fuori concorso.
Già partire dai due racconti brevi proposti in apertura, entrambi fuori concorso, ci viene offerto un viaggio inquietante che sfiora le soglie della distopia. Con Dark Globe, Donato Sansone ritorna alla fisicità della carta e alla grinta del tratto, veicolando un messaggio ecologista e pacifista, consolidando così la sua posizione tra i maestri dell’animazione italiana e ponendosi un quesito su quando l’uomo sia ormai molto vicino al diventare una macchina da guerra. The Eggregore’s Theory di Andrea Gatopoulos, realizzato con l’uso dell’Intelligenza Artificiale – il che già stimola discussione – è un’opera di fantascienza che esplora temi come la censura e i sentimenti all’interno di una società governata dagli algoritmi.
I toni rimangono cupi in Playing God di Matteo Burani, inquietante body horror in stop motion che gioca sui concetti di creazione e distruzione come metafore della società contemporanea.
Marco Talarico, invece, affronta nuovamente il tema dell’intelligenza artificiale in At Least I Will Be 8 294 400 Pixel, un viaggio in un passato ipotetico fatto di memorie reali, innesti virtuali e desideri irrealizzati, configurandosi come un trattato sulla smaterializzazione dell’immagine.
Billi il Cowboy di Fede Gianni è un piccolo omaggio, dai toni queer, che celebra il cinema e l’epica del western. Nero argento di Francesco Manzato è un film libero e punk, caratterizzato da erranze e corpi in movimento, raccontando la lunga giornata di un gruppo di amici alla ricerca di sé stessi e del proprio posto nel mondo.
Phantom di Gabriele Manzoni è un incontro-scontro carico di tensione tra ragazzi che si sfidano ai margini della città. Anche Sans Dieu di Alessandro Rocca esplora tensioni ambigue: un sottile gioco di dominazione si sviluppa durante i pomeriggi estivi di due bambini. Infine, con sagacia e ironia, Things That My Best Friend Lost di Marta Innocenti si addentra nella lunga notte di un rave, tra messaggi vocali ignorati e solitudini celate dietro al divertimento sfrenato.
A chiudere il programma è Domenica Sera di Matteo Tortone, che ritorna alla SIC dopo la partecipazione con Motherlode nel 2021.
La selezione è stata curata dalla Delegata Generale Beatrice Fiorentino, affiancata dai membri della commissione di selezione Enrico Azzano, Chiara Borroni, Ilaria Feole e Federico Pedroni. Questo programma nasce dalla collaborazione tra il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e Cinecittà, ed è uno degli strumenti a supporto dello sviluppo del nuovo cinema italiano e della promozione di giovani autori.
I sette cortometraggi in concorso, tutti presentati in anteprima mondiale, gareggiano per i seguenti riconoscimenti, assegnati da una giuria composta da tre professionisti dell’industria cinematografica.
Dopo l’anteprima a Venezia, il dipartimento Promozione Internazionale Cinema Contemporaneo di Cinecittà offrirà ai cortometraggi presentati in concorso a SIC@SIC diverse opportunità di promozione internazionale attraverso una serie di iniziative e festival, come la Mostra de Cinema Italià de Barcelona (sezione Concorso Cortometraggi), prevista per dicembre 2024 in Spagna. Inoltre, i cortometraggi saranno resi disponibili ai professionisti del settore attraverso le piattaforme online Festival Scope e Italian Short Film Video Library, un’iniziativa di promozione del cortometraggio italiano realizzata dal Centro Nazionale del Cortometraggio in collaborazione con Cinecittà. Come ulteriore riconoscimento speciale, un cortometraggio selezionato dal Centro Nazionale del Cortometraggio tra quelli in concorso sarà incluso in uno dei programmi annuali destinati alle rappresentanze diplomatiche (ambasciate, istituti culturali) a livello internazionale, a partire dalla primavera del 2025.
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