La Settimana Internazionale della Critica, alla sua 37ma edizione (qui l’articolo dedicato), non soffre della “crisi del settimo anno” con SIC@SIC, la sezione espressamente dedicata ai cortometraggi.
“Si rinnova per il 7mo anno (dal 2016) la collaborazione con Cinecittà, con Carla Cattani anima di questo progetto”, dice Cristiana Paternò, presidente della SIC.
SIC@SIC “ci ha permesso di scoprire cose bellissime, come Valentina Pedicini. Poter presentare i corti di registi italiani significa davvero guardare al futuro e Cinecittà sostiene, economicamente e moralmente, la sezione”, che è competitiva.
“È uno spazio di osservazione e scommessa, con nomi che già stanno dando soddisfazione. I 7 filmaker – autori delle opere brevi – vanno in direzioni differenti ma non senza punti in comune: uno dei temi ricorrenti è l’instabilità del presente, ma anche la ridefinizione dell’identità personale e collettiva”, aggiunge Beatrice Fiorentino, delegata generale della Settimana. “In un tempo relativamente breve SIC@SIC è diventato luogo di sfida per eccellenza. Qui è dove scommettiamo su un futuro che è già realtà. Albertine Where Are You? di Maria Guidone, guidata dalla parola di Proust, ci porta al tempo di un’estate e di un amore (queer), rivelando un fenomenale talento per le immagini, audace e non convenzionale; Come le lumache di Margherita Panizon affronta il dramma delle migrazioni nell’incontro di due ragazzi protagonisti di un aurorale coming-of-age; La stanza lucida di Chiara Caterina elabora un passato doloroso attraverso un sogno che è anche rituale salvifico di guarigione e rinascita; Nostos di Mauro Zingarelli è sospeso tra nostalgia del passato e timore di un futuro che potrebbe – purtroppo – non essere fantascienza distopica; Reginetta di Federico Russotto, inaspettato body-horror, denuncia nel passato ordinarie follie del presente: avidità, ambizione sfrenata, l’assurdità di modelli estetici irraggiungibili; Resti di Federico Fadiga riflette malinconicamente sul tempo che passa e sulla memoria che resta; Puiet di Lorenzo Fabbro e Bronte Stahl fotografa nella quotidianità di un ragazzino di campagna la ricerca del proprio posto nel mondo”.
Sono poi due gli Eventi Speciali, affidati “non a debuttanti ma autori più consolidati”: l’apertura e la chiusura hanno una forma “quasi circolare, come una sinfonia d’insieme: Gianluca Mattarese ri-apre il 1 settembre là dove ci aveva lasciati, con al centro una drug super model da 1ml di follower. Le zone d’ombra di una vita sotto i riflettori” per Pinned Into A Dress, firmato a quattro mani con Guillame Thomas; mentre Happy Birthday – di Giorgio Ferrero – è la quinta essenza del nostro presente: in un mondo funestato una possibile speranza arriva dalla Rete, da due giovani donne accomunate dalla stranezza del comune compleanno, il 29 febbraio”, conclude la DG Fiorentino.
I cortometraggi di SIC@SIC concorrono per il Premio al Miglior Cortometraggio, quello alla Miglior Regia e il Premio al Miglior Contributo Tecnico.
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi