È una giornata tranquilla in Giappone, quando una strana fontana d’acqua erutta nella baia, provocando il panico, che si diffonde anche tra i funzionari di governo. Inizialmente si pensa a un’anomala attività vulcanica, ma un giovane dirigente osa chiedersi se possa trattarsi di qualcosa di vivo. Il suo incubo peggiore prende vita quando un mostro emerge dal profondo e comincia a seminare distruzione per la città. Mentre il governo cerca di salvare i cittadini, una squadra di volontari cerca di scoprire la debolezza della creatura. Ma il tempo non è dalla loro parte: la più grande catastrofe mai abbattutasi sul mondo evolve e lo fa davanti ai loro occhi.
Evento al cinema solo per tre giorni – il 3, 4 e 5 luglio – arriva in Italia Shin Godzilla di Hideaki Anno e Shinji Higuchi, campione di incassi giapponesi – e non solo – con $76,029,204 al box office mondiale. Il film modernizza le avventure del Re dei Mostri, capostipite di un genere. Nato nel 1954, all’insegna della sindrome da terrore nucleare, che da dopo Hiroshima e Nagasaki è una delle componenti fondamentali dell’animo giapponese, Godzilla (Gojira in originale) ha da subito conquistato credito, guadagnandosi un ruolo di primo piano nell’immaginario collettivo a ogni sua trasformazione.
A lui sono stati dedicati moltissimi film in Giappone e anche due negli Stati Uniti, uno negli anni ’90, diretto dall’esperto di film catastrofici Roland Eimmerich, e uno più recente (2014) di Gareth Edwards, destinato a incrociarsi con la saga del nuovo King Kong.
Questo film, invece, è totalmente ipponico. Godzilla torna in patria, e nell’era post Fukushima ricomincia da capo. Un remake voluto dalla storica casa di produzione Toho, che per l’occasione ha messo insieme due glorie nazionali: Godzilla, il capostipite dei kaiju-eiga (cinema dei mostri) e Hideaki Anno, autore dell’anime Neon Genesis Evangelion, affiancato alla regia dal mago degli effetti speciali Shinji Higuchi.
Innovazione e tradizione, impegno e spettacolarità: a partire dai temi legati alla storia di Godzilla (il mostro distruttore come vendetta della natura sull’umanità) fino all’utilizzo di sorprendenti effetti digitali però affiancati dal classico uomo in costume per rappresentare il mostro. Un omaggio alla saga originale, insomma. Shin Godzilla (Shin Gojira) è uscito in Giappone nell’ottobre 2016, conquistando critica e botteghino: il film ha trionfato ai Japan Academy Prize, gli Oscar giapponesi, ed è stato il campione di incasso dell’anno. In Italia è distribuito al cinema da QMI Stardust in collaborazione con Dynit e Minerva Pictures.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025