Lo Sheffield Doc/Fest 2020 ha annunciato la retrospettiva sul mondo agricolo curata da Christopher Small, e tre focus dedicati a Sarah Maldoror, Lynne Sachs e Simplice Ganou.
Sarah Maldoror, recentemente morta per COVID-19 all’età di 90 anni, è una pioniera del cinema. Nata nelle Indie occidentali francesi nel 1929, ha studiato al VGIK, unendosi ai movimenti africani di liberazione in Guinea, Algeria e Guinea-Bissau con il compagno Mario de Andrade, poeta e uomo politico angolano, fondatore del MPLA. Filmmaker militante, Sarah è stata assistente sul set de La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo e una delle prime donne a dirigere un film in Africa. 40 i titoli al suo attivo, soprattutto documentari, spesso ritratti di artisti. “Per molti cineasti africani, il cinema è uno strumento rivoluzionario, di educazione politica per trasformare le coscienze”, ha affermato. Doc/Fest presenterà in autunno nel programma a lei dedicato il suo primo cortometraggio Monangambée (1969), che mostra la crudeltà dei colonizzatori portoghesi.
L’opera di Lynne Sachs, sul tema della traduzione come incontro dell’altro e riformulazione del linguaggio filmico sarà proposta online dal 10 giugno nell’ambito di Ghosts & Apparitions con 5 film dal 1994 al 2018. Il suo lavoro più recente, Film About a Father, è un ritratto di Ira Sachs Sr. realizzato nell’arco di 35 anni, verrà proposto in ottobre e sarà poi online in Into The World Film Strand.
Simplice Herman Ganou vive e lavora in Burkina Faso. Sheffield propone i suoi primi due film – Bakoroman e The Koro of Bakoro: The Survivors of Faso – disponibili online da giugno. In autunno ci sarà anche l’ultimo lavoro The Unknown.
La retrospettiva offre invece immagini della terra, dell’agricoltura, della vita rurale e delle lotte dei lavoratori agricoli. Tra i titoli Mother India (1958), storia delle tribolazioni di una madre contadina dopo il suicidio del marito. Il programma online sarà disponibile dal 10 giugno sulla piattaforma Sheffield Doc/Fest Selects.
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