“Mai stato soddisfatto come quest’anno. Questo è stato il festival di Pupi Avati. Il suo film lo abbiamo venduto in 25 paesi, in 4 continenti, praticamente in tutto il mondo”. RaiTrade torna a casa dal mercato di Cannes con un risultato più che positivo secondo il suo direttore vendite, Sesto Cifola, che abbiamo incontrato tra gli stand del Marché, nel giorno in cui, tra pacchi e valigie, si fanno i bilanci della settimana cannense.
Quali paesi hanno acquistato “Il cuore altrove”?
A parte la Francia, che lo aveva comprato alla vigilia di Cannes, abbiamo chiuso accordi subito dopo le proiezioni con i paesi latino-americani, Spagna, Belgio, Inghilterra, ma anche Hong-Kong, Cina e Australia. Sono molto soddisfatto soprattutto per l’Inghilterra, paese notoriamente difficile per il nostro cinema, e che da tanto tempo non vede film italiani nelle sale. Anche gli Stati Uniti sono interessati, e ho ricevuto diverse proposte che stiamo vagliando.
A cosa si deve questo successo così plebiscitario?
Non c’è dubbio che Pupi Avati con Il cuore altrove ha fatto centro, realizzando un’opera che unisce con intelligenza la qualità produttiva e artistica a una storia di sentimenti che ha conquistato il pubblico. E’ un Avati “vintage” questo, ricco e appassionato, agrodolce come le sue cose migliori del passato, che del resto lo avevano già fatto conoscere in tutto il mondo. Gli stranieri hanno amato moltissimo la storia di questo personaggio timido innamorato della bellissima non vedente, l’ambientazione nella Roma papale e in una Bologna un po’ malinconica.
Oltre al film di Avati è andato molto bene anche La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, che ha suscitato un grande consenso di critica e posso dire che è stato un po’ l’evento del Certain Regard. Oltre all’uscita in sala italiana confermata, abbiamo avuto molte richieste dai compratori esteri anche per questo film che, se per quanto riguarda i diritti televisivi andrà benissimo, presenta senz’altro qualche problema di collocazione distributiva per la sala cinematografica in virtù della sua lunghezza. Israele, Olanda e altri paesi europei, così come gli Stati Uniti lo vogliono distribuire e stanno inventandosi il modo giusto di farlo uscire in sala. E’ una sfida interessante per il nostro cinema, in netta ripresa ormai su tutti i mercati.
Altri titoli che non avevano il lancio della vetrina di Cannes ma che avete venduto?
Il pranzo della domenica di Carlo Vanzina è un altro nostro successo in questo mercato e segnala un felice ritorno di interesse per la commedia italiana di qualità.
Bilancio finale?
Il trionfo di Avati conferma che quando abbiamo un prodotto di qualità diventiamo subito competitivi. In generale questi ultimi anni segnano senz’altro una nuova vitalità del nostro cinema, peccato che questa coincida con un periodo di crisi globale che non favorisce gli scambi e gli investimenti. Siamo un po’ sfortunati, rinasciamo quando l’economia mondiale si indebolisce. Il successo commerciale all’estero del nostro cinema dipende dagli investimenti sulla promozione, e qui a volte siamo meno competitivi. Non è però il caso di RaiTrade, che si fa forte dell’appartenenza a un gruppo televisivo in grado di controllare meglio il mercato audiovisivo mondiale.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti