Sesso saffico e colpi di scena per il thriller erotico di Park Chan-wook

L'autore coreano ha messo in scena con Mademoiselle un nuovo, raffinatissimo Rashomon


CANNES – Applausi e grandi apprezzamenti oggi sulla Croisette per Park Chan-wook, tornato in concorso al Festival di Cannes dopo i premi per Old Boy e Thirst con una storia ispirata al romanzo Fingersmith, dell’inglese Sarah Waters, e trasportata nella Corea degli anni ’30. Con la maestosità stilistica che lo contraddistingue, l’autore coreano ha messo in scena con Mademoiselle un nuovo, raffinatissimo Rashomon al cui centro ci sono i rapporti di potere e di classe tra due donne e due uomini.

Siamo durante la colonizzazione giapponese della Corea, quando Sookee, una ragazza cresciuta come una provetta scippatrice (Kim Tae-Ri) va a servizio di una ricca donna nipponica (Kim Min-Hee) che vive isolata in un immenso maniero con lo zio (Cho Jin-woong). E’ decisa a truffarli con l’aiuto di un furfante che si spaccia per un conte (Ha Jung-woo). Nel racconto, lungo 145 minuti, ruoli e punti di vista si ribaltano spesso, dando vita a un teorema della manipolazione fatto di sesso lesbico, violenza, misteri e anche molto umorismo. “Nel film l’humour – ha detto il regista – deriva dal fatto che i personaggi nascondono le loro vera identità e i loro sentimenti e pensano cose del tutto diverse da quello che affermano. Ora, anche se gli spettatori non ridono troppo in sala, immagino che possano apprezzare il tipo di umorismo che scorre all’interno di tutta Mademoiselle”. L’autore di questo sofisticato thriller erotico ha poi spiegato così lo spostamento di ambientazione: “Nella Corea degli anni ’30 c’era una società in cui la nobiltà esisteva ancora, così come il mestiere della serva. Era insomma un’epoca dove certe cose, certi aspetti tradizionali vivevano, anche se alle porte c’erano i tempi moderni”.

autore
14 Maggio 2016

Cannes 2016

Cannes 2016

Da Cannes due documentari e tre film di finzione per I Wonder Pictures

Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days

Cannes 2016

Michel Hazanavicius gira ‘Redoutable’

Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film

Cannes 2016

Golino: “Unanimità? Quasi, ma è stato faticoso”

Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi

Cannes 2016

Ken Loach: un altro mondo è possibile

E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi


Ultimi aggiornamenti