Il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e il SNCCI (Gruppo Laziale) presentano gli Incontri con gli autori degli effetti speciali e digitali. Venerdì 12 febbraio alle ore 20 alla Sala Trevi Piero Spila, vicepresidente del SNCCI, intervista Sergio Stivaletti.
Nel cinema nostrum quell’oscuro oggetto che siamo soliti chiamare genericamente “effetto speciale” applicato alle immagini filmiche, è sempre stato ritenuto, da pubblico e critica, una sorta di “obbligazione secondaria”, da riconoscere di regola, se e quando possibile, ex post rispetto all’anima dell’opera. Per sfatare questa concezione che rischia di destinare un mestiere cinematografico così strategico, fin dalla nascita della Settima Arte, all’oblio, o comunque alla “carboneria” dei pochi iniziati, va ricordato e rimarcato che il cinema italiano è stato terreno fertile al pionierismo e poi al magistero di gente come Mario Bava (prima tecnico che regista ed autore a tutto tondo), come Carlo Rambaldi (poi valorizzato da Hollywood). E come Sergio Stivaletti, ultimo, ma solo in ordine di tempo, a glorificare un settore così importante e troppo poco riconosciuto, con cui si concludono le serate del Trevi dedicate all’argomento e ai protagonisti dell’universo FX nel suo complesso. Creatore di effetti speciali visivi, ottici, digitali (fra i primi da noi), di maschere e trucchi, oltre che cineasta egli stesso, Stivaletti è legato ai nomi più significativi degli schermi nostrani, da Argento a Salvatores, l’abc dell’”autorialità” italian way, e in questo momento è, di sicuro, l’eccellenza più accreditata a far finalmente emergere all’attenzione generale quel mondo di tecnologia e arte che ha decisamente cambiato il cinema del secondo millennio e merita di assumersene onori e oneri.
La Sala Trevi si trova in Vicolo del Puttarello. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
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