Bring the archive into the world, portare l’archivio nel mondo: è questo il titolo che Archivio Aperto, il festival di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna dedica alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato e sperimentale, ha scelto per celebrare la sua XV edizione, in programma dal 20 al 24 ottobre, e per lanciare il primo concorso italiano dedicato alle opere di found footage.
In occasione del centenario dalla nascita della pellicola amatoriale in formato ridotto, Home Movies ha infatti aperto una call internazionale dedicata ai film realizzati con immagini d’archivio private: sono oltre 200 le pellicole arrivate da 15 differenti Paesi, tra le quali sono stati selezionate per la competizione ufficiale 16 opere, di cui 10 anteprime italiane, un’anteprima europea e una mondiale.
La selezione comprende personalità affermate del found footage mondiale, quali Sergei Loznitsa con il suo The Kiev Trial, dopo la prima mondiale alla Mostra di Venezia, ma anche nomi emergenti come quello di Maryam Tafakory, artista iraniana e autrice del cortometraggio Nazarbazi, vincitore del primo premio come miglior cortometraggio dell’International Film Festival Rotterdam, ad Archivio Aperto in anteprima italiana.
I tre premi (Miglior Lungometraggio, Miglior opera breve e Miglior contributo artistico nel riuso dei materiali d’archivio) saranno assegnati da una giuria femminile di respiro internazionale composta dalla regista Alina Marazzi, Pauline de Raymond, responsabile della programmazione della Cinémathèque française e del festival parigino Toute la mémoire du monde, e dalla regista sperimentale Courtney Stephens (Guggenheim Fellowship). Ci sarà anche una Giuria Giovani, composta da 15 studenti selezionati tramite call pubblica e candidature provenienti da diversi atenei italiani, che avranno il compito di conferire il Premio Amateur is a Lover.
A Courtney Stephens è affidata giovedì 20 ottobre l’apertura del Festival con la proiezione del suo Terra Femme, un’opera composta interamente da filmati amatoriali d’archivio tra gli anni ’20 e ’50 che esplora il potere emancipatorio che le donne hanno trovato grazie all’uso delle cineprese leggere. Lunedì 24 per la chiusura del Festival arriverà ad Archivio Aperto Annie Ernaux, candidata al Nobel per la Letteratura nel 2021 e 2022, per presentare il suo primo film, Les Années Super8, realizzato a partire dai film di famiglia girati con il marito: Ernaux incontrerà il pubblico anche martedì 25 alle ore 18 alla Biblioteca Salaborsa.
La retrospettiva è dedicata a Marie Menken, filmmaker e pioniera della neoavanguardia cinematografica. collaboratrice di Andy Wahrol e Jonas Mekas, del quale pure cade quest’anno il centenario dalla nascita; l’omaggio all’attività documentaristica di Gianni Celati e le consuete sonorizzazioni live delle pellicole.
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