L’Italia è fuori dagli Oscar, niente da fare sia per Sorrentino e il suo E’ stata la mano di Dio che per gli altri candidati (Massimo Cantini Parrini per i costumi di Cyrano, Enrico Casarosa per Luca). La serata è stata comunque piuttosto movimentata grazie a un alterco tra Will Smith, candidato per King Richard – Una famiglia vincente e il presentatore Chris Rock, che si è “permesso” di fare una battuta sul taglio radicale dei capelli della moglie di Will, Jada Pinkett Smith, che a quanto pare soffre di alopecia. Smith si è alzato per sferrare un colpo a Rock.
Non è chiaro ancora se si sia trattato di un vero ‘momentaccio’ o di una gag e il rapper Puff Diddy ha commentato “sono stati gli Oscar più eccitanti di sempre”. Molto dirette le parole di Will Smith: “Tieni il nome di mia moglie lontano dalla tua boccaccia”.
Un lungo applauso ha salutato Liza Minelli, star di Cabaret, il film di 50 anni fa per cui nel 1973 la figlia di Vincent Minnelli e Judy Garland vinse l’Oscar a soli 27 anni. Minelli ha compiuto 76 anni da poco e si è presentata sul palco in sedia a rotelle. Gli Oscar hanno reso omaggio anche al Padrino per i 50 anni dall’uscita del primo film della trilogia nelle sale: una standing ovation ha accolto Francis Ford Coppola e le due star della saga dei Corleone, Al Pacino e Robert de Niro, sul palco dei premi dell’Academy. Coppola ha dedicato “dal profondo del cuore” l’omaggio a due persone che non ci sono più: lo scrittore Mario Puzo e il produttore Robert Evans con cui era stato a lungo ai ferri corti durante la realizzazione dei film.
In ‘In Memoriam’, tributo che ogni anno la cerimonia dedica agli artisti scomparsi nel corso dell’anno c’era anche un ricordo di Lina Wertmüller, morta il 9 dicembre 2021, insieme a lei Sidney Poitier, William Hurt, Olimpia Dukakis, Peter Bogdanovich, Jean Paul Belmondo, Betty White, Ivan Reitman, Martha De Laurentiis, Halyna Hutchins (la direttrice della fotografia del film western Rust cui ha sparato erroneamente Alec Baldwin).
Spazio anche per la situazione in Ucraina, tramite le parole dell’attrice Mila Kunis, nata in quei luoghi: “I recenti eventi globali stanno frustrando molti di noi. Ma quando si assiste alla forza e alla dignità di coloro che affrontano tale devastazione, è impossibile non essere scossi dalla loro resilienza. Non si può non essere toccati e in soggezione davanti a coloro che trovano forza nel continuare a combattere attraverso questa oscurità inimmaginabile”.
Kunis, che con il marito Ashton Kutcher ha già raccolto 35 milioni di dollari per l’Ucraina, non ha pronunciato il nome del suo paese ma le parole sono chiaramente dirette a Kiev.
Il film di Maura DelPero designato dall’Italia per la corsa all’Oscar è in concorso al Chicago Film Festival e sarà presentato anche all’AFI di Los Angeles
Sono ancora qui, già premiato per la Miglior Sceneggiatura a Venezia 81, è la scelta dell’Accademia del Cinema carioca per la corsa nella categoria del Miglior Film Internazionale
Accordi già chiusi per USA e Regno Unito, Oceania, parte dell’Europa e Medioriente, Africa francofona e Indonesia. In corso i negoziati per America Latina e Scandinavia
"Al suo film il compito di rappresentare, agli occhi di un pubblico internazionale, il cinema italiano che merita di essere promosso e valorizzato sempre di più", ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura