VENEZIA – Mentre in concorso a Venezia 79 passa Argentina, 1985 di Santiago Mitre, accolto con ovazioni alla proiezione stampa, un attentato ai danni della vicepresidente argentina Cristina Kirchner, per fortuna fallito perché la pistola dell’attentatore non ha sparato, turba il paese.
“L’Argentina è sotto choc, tutti noi lo siamo – dichiara il regista – eravamo in aereo da Buenos Aires arrivando a Venezia e siamo venuti a conoscenza del fatto una volta atterrati, qualcosa di orribile. Nessuno di noi ha pensato che sarebbe potuto accadere, credevamo che il processo del 1985, che raccontiamo nel film, significasse chiudere con la violenza come possibilità politica, pensavamo che da quello storico nunca mas pronunciato dal procuratore in tribunale non si tornasse indietro”.
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi