Sandro Baldoni: la fine del sogno italiano


Italian DreamC’è un’Italia in cui il governo distribuisce un “Kit per i disoccupati”, composto da un panino con la mortadella, mezza mela e un biglietto della lotteria; dove i mendicanti esibiscono cartelli con scritto “Ero un miliardario cinese, ora non ho più nulla”; o dove nella metropolitana risuonano messaggi che avvertono di un’esercitazione antiterrorismo nella quale gli utenti scelgono di far finta di morire o di essere solo feriti, e poi partecipano a un concorso.

 

E’ l’Italia surreale, ma nemmeno troppo, di Sandro Baldoni che, dopo Strane storie e Consigli per gli acquisti, torna al cinema con Italian Dream, storia di un uomo “medio” (il suo attore feticcio Ivano Marescotti) che punta tutto sulla ricchezza facile delle scommesse e si ritrova perseguitato da uno strano personaggio (Teco Celio), che gli rivela che è l’uomo predestinato ad ucciderlo, e poi a morire lui stesso, finendo per reincarnarsi in un maiale. Prodotto dalla Venerdì Film dello stesso regista, Italian Dream esce venerdì 27 giugno in 5-6 copie con Lucky Red.

Come è nata la storia di Italian Dream?
Ero a Milano davanti a una galleria che esponeva i dipinti di un pittore: raffiguravano tutti uomini insieme ad animali. Quello che mi ha colpito di più rappresentava un contadino con in mano un maialino, in cui bestia e persona avevano gli stessi occhi e sembravano parte di una stessa famiglia. Da lì è nata l’idea di un film sul destino, su ciò che succede a un uomo che sta osando troppo perché crede di avere tutto sotto controllo mentre, come tutti, è preda del destino. Ancora una volta ho scelto una storia forte, in cui spargo semi di realtà.

Quella del film è una realtà poco rassicurante.
Anzi, è sempre più preoccupante e surreale. Ormai siamo abituati ad accettare di tutto, qualsiasi cosa si trasforma in un concorso; tutto, a partire dall’economia di ogni giorno, è provvisorio e in rapida trasformazione, la vita è frenetica e inafferrabile. Per restituire questa diffusa sensazione di insicurezza, ho chiesto a Ivano Marescotti di recitare come se stesse sempre camminando su una lastra di ghiaccio.

Il protagonista è infatti un uomo instabile, che si affida all’azzardo.
Ed è una metafora del nostro Paese: cialtrone, pressappochista, sopra le righe, che vive in una realtà surreale sempre al di sopra dei propri mezzi. Ma ha anche dei lati positivi: sa essere generoso.

Italian Dream è pronto da diverso tempo, ma esce solo ora, perché?
Ha avuto vicissitudini strane, purtroppo comuni ad altri film italiani. E’ stato prodotto un anno e mezzo fa dalla mia società con un fondo di garanzia dello Stato, ma a film già fatto sono stati tagliati i fondi per la distribuzione, la stessa sorte toccata a Cover Boy. In Italia la realtà del cinema indipendente è durissima, a questo punto posso contare solo sul passaparola.

I suoi film sono così particolari da essere difficilmente definibili, soprattutto per gli standard del cinema italiano.
Il problema del nostro cinema è l’assenza di varietà, sembra che esistano solo la commedia e il melodramma e che non ci sia spazio per altro, al contrario di altri paesi che riescono a produrre film come Totò le Héros, del belga Jaco Van Dormael, o le opere di Almodovar. Io ho fatto una commedia surreale, in cui si ride a denti stretti, e dove l’autoironia serve per ‘isolare il virus’ delle cose che non vanno come vorremmo.

Sta preparando un nuovo film?
Ho in mente diversi progetti, ma sono ancora impegnato a seguire le sorti di Italian Dream. Tra tutti mi piacerebbe portare sul grande schermo un racconto di Dino Buzzati dal titolo “La famosa invasione degli orsi in Sicilia“, ma costerebbe milioni di euro e la vedo dura. Sarebbe un progetto perfetto per Tim Burton.

autore
26 Giugno 2008

Interviste

Ti West
Interviste

Ti West: “in ‘MaXXXine’, gli anni ’80 che nessuno vuole mostrare”

Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid

play
Interviste

Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.

play
Interviste

Luchetti: “ho voluto raccontare Carla anche come donna politica”

Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.

Interviste

Marco Valerio Gallo: come ti disegno ‘Freaks Out’

Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti


Ultimi aggiornamenti